In attesa della legge in Italia sull’etichettatura, Coldiretti del Veneto, con una nota, ha invitato i consumatori a preferire salumi Dop e a chilometri zero perdurando l’allarme diossina per le uova tedesche che ha ora coinvolto anche la carne suina. ”La suinicoltura veneta – precisa l’organizzazione agricola – produce 168 milioni di euro all’anno, attraverso l’allevamento del suino pesante destinato alla filiera Dop (Denominazione di Origine Protetta) intesa come Prosciutto di Parma e San Daniele, Berico Euganeo e Sopressa Vicentina. Tradotto in percentuale il comparto regionale contribuisce per l’8% al valore nazionale”. E Cldiretti Veneto ha aggiunto: ’per assicurarsi l’acquisto di insaccati ottenuti da maiali italiani si consiglia di rivolgersi direttamente agli allevatori o di scegliere i prodotti riconosciuti dall’Unione Europea e individuabili dal marchio DOP e da quello del Consorzio di Tutela. E’ importante sapere che in Veneto grazie ad un provvedimento regionale, anche le aziende agricole che lavorano un massimo di 30 suini l’anno possono vendere direttamente i propri salumi al consumatore. E come pro-memoria o precauzione sempre rivolto ai consumatori, Coldiretti Veneto ha segnalato che non e’ necessario andare in fattoria ma che tali prodotti si trovano sulle  bancarelle dei circa 90 mercatini agricoli che si svolgono in varie località del territorio.