LA DOP AL MIELE DELLE DOLOMITI BELLUNESI

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L’agroalimentare ha un nuovo traguardo con la 17/ma Denominazione d’Origine Protetta. E’ quella del “Miele delle DOP”, della quale è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale L 66 del 12 marzo scorso il Regolamento di esecuzione (UE) n. 241 ’11 marzo. Il regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale ’UE ed è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. “Il primato , nazionale ed europeo, in fatto di denominazioni si consolida ulteriormente – ha detto l’assessore all’agricoltura Franco Manzato – a riprova della volontà degli imprenditori e del sistema agricolo e agroalimentare di perseguire il miglioramento del reddito e il riposizionamento sul mercato valorizzando la tipicità e il territorio. Alla faccia di chi vorrebbe inseguire fanfaluche mondialistiche che farebbero solo arretrare la nostra economia, magari in maniera illegale, affidando le sorti del lavoro e ’imprenditoria dei campi alla volatilità delle internazionali delle granaglie. Sulle quali non saremo mai competitivi se non valorizziamo la nostra tipicità”. Il “Miele delle ” DOP è prodotto, a partire dal nettare dei fiori del territorio bellunese, dall’ecotipo locale di “” che deriva da incroci naturali tra diverse razze apistiche e che si è particolarmente adattata nel corso del tempo alle caratteristiche ’ambiente alpino bellunese e permette di ottenere buone rese di miele: la Dop  comprende queste tipologie: Millefiori, di , di Tiglio, di Castagno, di Rododendro e di Tarassaco. Le confezioni devono riportare il logo della DOP, contraddistinto dalla riproduzione delle : il miele delle è utilizzato anche in molti tipici, come ingrediente per dolci e pani caratteristici cadorini ed ampezzani (del Cadore e ’ Ampezzo) nonché nel tipico liquore di miele e in abbinamento con i formaggi locali. Il prodotto é  molto ricercato dai consumatori, specialmente dai turisti che, riconoscendo le peculiarità che lo caratterizzano, lo acquistano nei periodi di ferie per il consumo di tutto l’anno, diffondendolo in tutte le regioni italiane.Con questa nuova DOP la tipicità e qualità del si presenta oggi con 17 DOP, 18 IGP, 27 DOC di Vini e 11 vini a DOCG, oltre a 7 Indicazioni geografiche Tipiche, che coniugano tipicità, qualità e anche quantità. La posizione di eccellenza è completata da 367 prodotti tradizionali.

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