Un nuovo bacino di pesca nel lago del Corlo di Arsiè (Bl), uno specchio d’acqua che riesce già a a richiamare 5 mila pescatori all’anno, provenienti anche dall’estero, Olanda compreso. Di questo s’è parlato a Belluno, tra amministratori e pescatori locali. Alla riunione è emerso un fronte comune: “dobbiamo riconoscere al lago arsedese la sua specificità . Si tratta di un volano per l’economia della zona”: così il consigliere regionale Dario Bond. Al tavolo tecnico,  hanno partecipato l’assessore provinciale Silver De Zolt, il sindaco di Arsiè Ivano Faoro e due rappresentanti dell’Associazione liberi pescatori del lago del Corlo, Enzo Querincig (presidente) e Giorgio Rech (consigliere). Le conclusioni della riunione arrivano dopo anni di studi sulla fauna ittica del lago: “sono acque ciprinicole e non salmonicole”,  questa è stata la spiegazione tecnica. “Proprio per le diverse caratteristiche si può pensare a un’attività di pesca estesa a tutto l’anno”. Una delle possibili azioni, a questo punto, consisterà nel creare un nuovo bacino di pesca, che diventerebbe il numero dodici: “lo abbiamo già previsto nella bozza di carta ittica che stiamo redigendo. – ha ricordato  l’assessore De Zolt – E’ un’esigenza che è partita dal territorio e della quale non potevamo non tenerne conto”. Convinto della bontà dell’operazione anche il sindaco Faoro, che ha assicurato come non vi sarà “nessun disagio per i pescatori della zona e sarà un bel punto di svolta”. “
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Letto l’articolo sono rimasto veramente soddisfatto, finalmente hanno capito l’importanza di gestire il lago con oculatezza, speriamo si sia compreso chiaramente come il lago oltre portare molti pescatori, sarò una buona cosa per il turismo, mi auguro che venga data una concreta considerazione per la fauna ittica e trattata su basi scientifiche e non a sensazione di qualcuno.