APPREZZAMENTI SUL PROSECCO DEL FILOSOFO DI OXFORD ROGER SCRUTON

Roger Scruton e il prosecco

Il filosofo di Oxford Roger Scruton (nella foto), autore del saggio “Bevo dunque sono” ha confermato, con una dichiarazione, di essersi ravveduto sulla qualità del Processo: “sono stato ignorante sull’uva e sul metodo che si utilizza per farlo. Adesso ho molto sul Prosecco ed ho un grande rispetto per questo vino. E pensare che credevo fosse una imitazione dello ! È molto diverso, non è semplice, è un vino che esiste in molte variazioni, che si può utilizzare in tante occasioni e in tanti generi di celebrazioni“.  ”Mi fa veramente piacere che un personaggio come Roger Scruton che esalta la cultura occidentale e i suoi fondamenti, si sia convertito al Prosecco”. Lo ha il presidente del Veneto , commentando l’annuncio dello stesso Scruton. “La sua, per così dire, via di Damasco ha attraversato le colline del Cartizze ed è giunta fino a Venissa, su invito del Presidente dell’ della Vite e del Vino prof. Antonio Calò e ospite del produttore Gianluca Bisol. Per un vino che è tutto del Nord Est e le cui radici del successo sono tutte trevigiane – ha aggiunto – questo nuovo e autorevole riconoscimento costituisce un ulteriore biglietto di presentazione. Il Prosecco è un grande vino e continua a mietere successi in un sistema mondiale di sostanziale equilibrio tra domanda e offerta perché è semplicemente buono, si beve con piacere e non ha bisogno di essere interpretato o spiegato: basta assaggiarlo per apprezzarlo. Scruton ha colto il significato profondo del binomio tra Prosecco e territorio che gli dà vita, soprattutto là dove questo vino esprime il della eccellenza. Un binomio, quello tra terra e uva, esaltato anche dalla visita a Venissa – ha concluso il presidente del Veneto – dove è stato realizzato il recupero di una vite veneziana come la Dorona assieme a quello di un’area Venezia, nell’ di Mazzorbo, molto singolare e che correva il rischio di rimanere abbandonata”.

Share

Articoli Correlati

Leave a Reply