FINALE VENETA DEL PREMIO OSCAR GREEN CON 6 AZIENDE VINCITRICI

FRANCO MANZATO

Il Green è un’occasione per ricordare la forza dell’agricoltura e la capacità dei nostri imprenditori di innovare e anche di inventare, con idee che in Veneto nella maggior parte dei casi sono prodotte e realizzate da giovani: lo evidenziato l’assessore regionale all’agricoltura Manzato (nella foto), alla finale veneta del Green,  nella sede regionale di .  Oscar Green è una di tra imprenditori agricoli, promosso da Coldiretti Giovani Impresa per premiare e valorizzare le novità pensate e adottate per migliorare redditività, produzione, prodotto, organizzazione aziendale. L’obiettivo è di far sapere quali sono le esperienze vincenti di imprenditori che hanno saputo costruire progetti di impresa competitivi e sostenibili legati al territorio di appartenenza. In Veneto l’iniziativa ha coinvolto una cinquantina di candidati, le cui idee hanno migliorato l’attività imprenditoriale e innovato il rapporto con la produzione, il mercato e il consumatore. “Competitività e sostenibilità – ha ribadito Manzato – sono gli elementi alla base del comparto agricolo in generale e del nostro territorio in particolare. I candidati al Oscar Green sono infatti tutt’altro che una eccezione, perché rappresentano lo specchio di un’ampia realtà, che coinvolge moltissime di un’agricoltura che segna l’intero , che ha tra i suoi punti di forza i giovani, preparati e pronti a scommettere su questo settore, con grande dinamismo e flessibilità, conferendo elasticità ad un comparto che negli ultimi tre anni ne ha visto circa 1200 insediarsi a di un’azienda grazie al supporto del Programma di Sviluppo Rurale del Veneto”. “Ricordiamo – ha concluso Manzato – che l’agricoltura non è il prodotto di fondi europei, di contributi regionali, di agevolazioni statali e di grandi multinazionali: a dare struttura a questo settore sono i singoli imprenditori agricoli, che non possono giocare alla speculazione ma che anzi spesso ne sono vittime, e intanto lavorano ogni giorno con motivazione e grinta, e anche con tante incertezze del mercato, forti della qualità, della tradizione e della capacità di innestare su questa, ogni giorno, proposte e idee nuove. A loro io dico grazie e davanti a loro confermo la volontà di riformare il settore agricolo regionale, in modo che sia sempre più al loro servizio”. Le sei vincitrici hanno avuto la meglio su 44 concorrenti, tutte impegnate in attività di avanguardia, legate al territorio e alle radici culturali locali, comunque innovative, attente alla valorizzazione ambientale e al rapporto con il consumatore. Due riconoscimenti sono andati in provincia di Verona (alla azienda “Piccoli Giovanni” di Erbezzo e alla Azienda Aldrighetti Giovanni di Marano di Valpolicella). Quattro se lo sono suddivisi Padova (con la azienda di Andrea Barbetta di Sant’Elena), Vicenza (Pinton Giovanni, presidente delle Latterie vicentine di Bressanvido), Venezia (con Andretta Gloria, titolare della azienda agricola Andretta e Bizzotto di Marcon) e Rovigo (con l’azienda “Vivai De Sero” di Villadose).Il prevedeva quest’anno anche la partecipazione di enti per iniziative legate alla salvaguardia ambientale e alla educazione alimentare, raccolte sotto la voce di “paese amico”. Ad aggiudicarsi la “menzione speciale” il Commissario straordinario del Passante di Mestre Silvano Vernizzi per le opere di compensazione ambientale realizzate lungo questa arteria. Vernizzi e Gioia Andretta parteciparanno alla gara nazionale che si svolgerà a novembre a Roma che decreterà il vincitore assoluto dell’Oscar Green 2011 tra gli oltre mille concorrenti di tutta Italia. Aprendo la cerimonia di premiazione il presidente regionale Clodovaldo Ruffato ha ribadito la vicinanza dell’istituzione regionale al mondo agricolo e osservato come i progetti abbinati a questo importante dimostrano la vitalità della nostra agricoltura, la passione con cui i giovani si accostano a questa attività, da troppi forse ancora ritenuta per vecchi, la loro voglia di innovare ed investire. A questa passione – ha sottolineato Ruffato – abbiamo il dovere di rispondere con iniziative altrettanto adeguate, sul piano legislativo e finanziario, nella consapevolezza che una agricoltura moderna potrà essere la risposta giusta anche per affrontare la crisi in cui siamo immersi.

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