Troppi ungulati nei campi e boschi dell’Emilia Romagna: si tratta di cinghiali, caprioli, daini e cervi. Questi animali continuano a svilupparsi tanto che  nel 2010 hanno provocato danni alle produzioni agricole per 507.092 euro, quasi il doppio rispetto al 2005. Per contenere l’impatto la Regione siglato un’intesa con l’Ispra che fissa una nuova strategia di gestione: dove verra’ censita un’eccessiva densita’ di una specie, saranno autorizzate percentuali di abbattimento superiori. ”Biosgna tornare ad una presenza più sostenibile e non si tratta dunque di fare – ha sostenuto l’assessore  regionale all’agricoltura – la guerra ai bambi”.