Una “Cena di Note” dedicata ai sapori dell’America Latina a Villa Cà Sette di Bassano del Grappa, nota dimora storica vicentina: Lo si deve alla rivista enogastronomia Papageno che ha organizzato questo evento giorno orsono per i suoi affezioni commensali, abbinando il piacere della tavola con le performance musicali. Tra i piatti a base di gamberi, scampi, granchio e bacalhau spiccavano i colori (in sintonia con la vivacità dell’America Latina) di peperoni e pomodori rossi, avocado verde, mais giallo, fagioli neri. Un accostamento inedito, con l’aggiunta di spezie tipo zenzero, lime, e coriandolo. Sapori e fragranze come il bacalhau al fumo di patate, servito dentro una coppa di vetro. Poi c’è stato un piatto sorpresa: la Cevinche, una moka di pomodoro e coriandolo, una sorta di rielaborato del più noto “cubiche”, piatto di pesce fresco e marinato al limone. Ha partecipato uno dei titolari, Matteo Varaschin; degno di nota l’abbinata dei “must” della casa vinicola: il Cartizze Superiore e il Refrontolo Passito Doc, con le creme proposte per il dessert (o al mango o al caffè). La “Cena di Note“ è stata supportata dai virtuosismi del chitarrista trevigiano Massimo Scattolin, appassionato di tango argentino e di tutte le sue suggestioni, compreso il brano “Trasparenze”. Una fusione tra virtuosismi musicali e virtuosismi culinari. I menù sono stati menù preparati da Alex Lorenzon, chef di Villa Cà Sette, e Alessandro Breda, chef del Gellius di Oderzo. A chiudere la rassegna enogastronomia “Cena di Note” è stato l’appuntamento del 21 ottobre a Castel di Pergine, in Trentino, dove i commensali sono stati coinvolti in una sorta di “Follia in cucina”.