In Trentino è stato predisposto l’avvio di un piano operativo che prevede la costituzione dello schedario viticolo e le modalità di travaso nello stesso dei dati già presenti nel potenziale viticolo e dei dati delle attitudini a produrre vini DO (Denominazione di origine) provenienti dai preesistenti albi ed elenchi. Un’operazione che consentirà , così come deciso dalla Provincia, su proposta dell’ass. all’agricoltura Tiziano Mellarini,  la risoluzione di anomalie e disallineamenti, che potrebbero comportare la perdita di finanziamenti comunitari assegnati attraverso l’OCM vino, in armonia con le indicazioni di Agea coordinamento. La comunità europea ha disciplinato che gli stati membri a tenere uno schedario viticolo contenente informazioni aggiornate sul potenziale produttivo con riguardo in particolare al controllo delle superfici. Lo schedario viticolo va a sostituire due archivi: dichiarazione superfici vitate e albi vigneti / elenchi delle vigne e risulterà integrato nel fascicolo aziendale. La gestione di dati su archivi diversi ha comportato errori (superfici e anagrafiche diverse) ed una eccessiva burocratizzazione, con evidenti perdite di risorse da parte delle amministrazioni e dei produttori costretti ad aggiornare tre banche dati. In Trentino nello schedario viticolo saranno annotate le informazioni presenti in potenziale viticolo; sono conoscenze indispensabile per le superfici vitate alle quali si riferiscono e che debbono figurare nel fascicolo aziendale del conduttore della superficie interessata. Con l’iscrizione allo schedario si ha diritto ad ottenere, ad esempio le misure di sostegno, le dichiarazioni di vendemmia e variazioni produttive come reimpianti o estirpi. Altro punto importante sono le rivendicazioni IGP e DO.