Il broccolo fiolaro di Creazzo, paese del vicentinio, di cui fanno parte numerose sottospecie, quali il cavolfiore e la verza, è raccolto nel periodo invernale in quanto è in grado di sopportare per brevi periodi temperature fino 10 gradi sotto zero. Quello tra Creazzo e il broccolo fiolaro e’ un legame secolare, pare in essere dall’Ottocento. Dai testi storici si apprende che il primo ad apprezzare questo prodotto nel 1786, durante una sua sosta a Vicenza, è stato il poeta-viaggiatore tedesco Johann Wolfgang von Goethe. Per almeno due secoli questa coltivazione ha rappresentato una fonte di sostentamento per le famiglie contadine, per poi venire riscoperto dagli Anni Novanta. Da poco tempo il broccolo fiolaro di Creazzo vanta una confraternita (presidente Mirella Olivieri) che ha visto tra i promotori anche la Confcommercio di Vicenza. Logico che intorno al broccolo filaro ci siano interessi non solo di immagine. Infatti, dal 14 al 23 gennaio al palatenda di Creazzo è in programma la sagra del broccolo e dall’ 8 gennaio al 19 febbraio si organizzerà una manifestazione gastronomica con al centro l’impiego del broccolo filaro De Co (dall’antipasto al dolce). Olivieri – che è anche assessore comunale alla cultura – ha confermato che questo ortaggio è sempre più conosciuto e pure richiesto considerato che in pochi anni la sua produzione è schizzata da 20 mila a 150 mila piante: l’obiettivo e’ arrivare entro breve a 300-350 piante. Come è stato auspicato, bisogna che a Creazzo si creino nuove aree adibite esclusivamente ad orti. Il business al momento è solo locale c’è ma si può sviluppare e ci sono le condizioni favorevoli, ha auspicato la neo-presidente.
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