RIVISTA “TIERE FURLANE” SI PRESENTA A MARANO LAGUNARE SU PRODOTTI ITTICI

E’ verso il mare, più precisamente a Marano Lagunare, il percorso delle presentazioni itineranti della rivista di cultura del territorio “Tiere furlane / Terra friulana”, pubblicazione diretta da Christian Romanini, edita dalla e al . Disponibile anche sul sito dell’Ente regionale, il nuovo numero domenica 11 settembre, alle ore 10.00 nella ‘Pescaria vecia’, la vecchia maranese ora adibita a centro di ritrovo culturale, dall’assessore regionale alle Risorse rurali, agroalimentari e forestali Claudio Violino. Sarà ancora una volta l’occasione per approfondire i temi dell’, dell’agroalimentare, dell’ambiente rurale, della pesca del Friuli Venezia Giulia, ovvero, specifica l’assessore Violino, “gli elementi della civiltà contadina, di quella rurale, di quella legata all’itticoltura ed alla pesca. In sintesi, elementi della cultura del territorio, delle della nostra gente”. Il di “Tiere furlane” propone in copertina una vecchia foto, nella quale è ritratto un contadino intento a scrutare il cielo nel tentativo di prevedere le condizioni meteorologiche, e con esse il futuro del suo raccolto. La rivista si apre con un editoriale dello stesso assessore Violino nel quale si sostiene proprio la necessità di valorizzare le peculiarità, le specificità, le potenzialità del sistema rurale e agroalimentare del Friuli Venezia Giulia, per poter prospettare all’ una realtà coesa e ricca di unicità, e per questo sostenibile anche attraverso i fondi comunitari. Tra i servizi portanti di questo numero di “Tiere furlane”, un richiamo ai , alla memoria contadina su ciò che rappresentava la stalla per le genti dei piccoli borghi e della realtà periurbana. Segue un articolo sull’allevamento nella Riviera Friulana dell’anguilla, chiamata ‘bisato’ in maranese, ‘bisat’ in lingua friulana, che risale, così come il suo uso in cucina, al tempo degli antichi romani, e sulla pesca e cottura del ‘go’, il ghiozzo. Anche altri servizi sono dedicati al mare ed alle acque dolci dei bacini idrici interni del Friuli Venezia Giulia, con uno spazio dedicato, tra l’altro, agli allevamenti di mitili.

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