ANGUILLE CON DIOSSINA NEL GARDA: MINISTERO BLOCCA PER UN ANNO VENDITA

anguille con diossina nel Garda

Era vero, come anticipato addietro da “Veniceonair”: c’è diossna nelle anguille del Garda. Così per un anno intero è stato disposto dal ministero della il divieto di vendia di anguille del grande lago che bagna le sponde di tre regioni: Lombardia, Veneto e Trentino. Con un’ordinanza ministeriale, le anguille pescate in quelle acque sono state messe al ed è stato vietato agli operatori del settore alimentare di immettere sul o commercializzare quelle destinate all’, risultate contaminate. Il provvedimento demanda alle Regioni e alle Province autonome interessate, attraverso le competenti autorita’ sanitarie, la vigilanza sul rispetto ’ordinanza nonche’ l’adozione di provvedimenti per garantire un’adeguata informazione agli operatori e ai consumatori sui rischi per la . In una nota ministeriale è detto tra l’altro che le acque del sono assolutamente sicure per la balneazione e non si rileva alcun problema sulla qualita’ ’acqua degli acquedotti . La sicurezza delle produzioni ittiche del Lago e’ – prosegue – oltre che un dovere nei confronti dei cittadini, un valore per il turismo e l’economia locali: per questo è stato ealizzato un Piano di intervento dalle solide basi scientifiche in cui è prevista l’analisi per la ricerca di diossine, furani e Pcb diossina-simili in 102 campioni di anguilla, agone, coregone, , persico e , prelevati da 10 stazioni individuate in modo da coprire tutta l’estensione del lago. I risultati delle analisi indicano che tutte le specie ittiche esaminate sono conformi, eccetto le anguille che presentano valori superiori alla norma.

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