La Denominazione d’Origine Controllata “Colli di Conegliano” vuole diventare “Garantita” con l’intera gamma delle tipologie di vino che ne fanno parte: Bianco, Rosso, Refrontolo Passito e Torchiato di Fregona. La prima importante tappa di questo percorso, che potrebbe vedere la DOCG nascere con la vendemmia dell’anno corrente, è la pubblica audizione avvenuata di recente nell’Aula Magna della Scuola Enologica dell’Istituto “Cerletti” di Conegliano, istituzione simbolo della moderna enologia del Veneto. All’incontro, promosso dal Comitato nazionale per la tutela e la valorizzazione delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche tipiche dei vini, presenti i sindaci dei Comuni interessati alla denominazione; le Organizzazioni professionali Agricole, la Federazione delle Cooperative, il Consorzio Cantine Sociali, la Federazione degli industriali e quella dei commercianti della provincia di Treviso e l’Associazione enologi ed enotecnici del Veneto Centro Orientale. “Quella dei Colli di Conegliano è una D.O.C. relativamente recente, ufficializzata nel 1993 – ha ricordato l’assessore all’agricoltura del Veneto – ma si rifà alla grande e antica tradizione degli “altri” vini delle colline trevigiane e ha valorizzato una viticoltura dal famoso passato, sulla quale pesava l’espansione tumultuosa del più famoso vino della Marca, il Prosecco. Essa ha dato spazio a particolarità enoiche di assoluto pregio e strettamente legate al territorio, premiando nel contempo nuovi autentici autoctoni come gli incroci del professor Luigi Manzoni. Questi vini, almeno negli ultimi 20 anni, hanno affinato le loro qualità, consolidando le nicchie che occupavano e ampliando l’offerta di novità di altissimo livello qualitativo. La DOCG è il riconoscimento di un cammino non facile ma meritevole che i produttori con coraggio hanno intrapreso”.