L’ASPARAGO DI TAVAGNACCO “TIPICAMENTE FRIULANO”

asparago di Tavagnacco

La ”Festa degli asparagi di Tavagnacco” per la sua 75/ma edizione si fregia del marchio ”Tipicamente friulano” che la Giulia ha assegnato ad una tra le più antiche manifestazioni di promozione del prodotto agricolo, rigorosamente locale ,che si organizzano in Friuli. Lo ha sottolineato l’ alle in dell’inaugurazione della festa che per i prossimi due di maggio propone, grazie all’organizzazione della Pro loco, incontri, approfondimenti e degustazioni per la valorizzazione dell’ortaggio ma anche di tutta la filiera enogastronomica ad esso abbinata: il riso Vialone nano coltivato a Paradiso di Pocenia, il formaggio Montasio, la polenta di mais Cinquantino di Venzone, le uova friulane, il “frico”, la carne certificata AQuA di suini allevati in . Una vera per valorizzare le piccole colture di qualità che devono essere la struttura portante che permetterà all’ del , caratterizzata da ridotta estensione e produzione, di vincere le sfide del futuro. A sottolineare l’importanza di comunicare anche la cultura e l’identità s’è parlato in un  convegno da Paolo Abramo (Pro loco) su ”Certificazione e qualità a garanzia di una sana alimentazione”, grazie agli interventi di Emanuele (Ersa), Marina (dietista) e Enos Costantini (storico): Al centro del dibattito la certificazione di qualità dell’asparago friulano, delle sue caratteristiche ideali per una dieta sana (apporto di vitamine e antiossidanti) e della sua curiosa storia. E di qui la proposta dell’ass.regionale all’ per fare dell’asparago di Tavagnacco il ”Cru” tra gli ”sparcs blancs”, magari proponendolo con il nobile olio di Oleis. Dopo i vari intefebti si è passati alla premiazione: il premio per la migliore produzione locale è andato quest’anno a Claudio Rufini, premiato dal sindaco di Tavagnacco, mentre quello regionale se lo sono aggiudicati due produttori di Fiumicello: Paolo Baradel (categoria mazzi) e Luciana Furlanut (categoria sciolti).

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