Da Ue a sostegno delle piccole flotte della pesca nell’Alto Adriatico e del comparto ‘artigianale’ delle attività ittiche in arrivo 3,3 mln. Lo si è appreso dall’assessore alla pesca della Regione Veneto, Giuseppe Pan, che ha accompagnato il percorso del progetto transfrontaliero “Smartfish”. Il progetto (la durata è di 30 mesi), che la Regione Veneto cofinanzia per 514.000 euro e che si inserisce nell’ambito dei progetti di collaborazione transfrontaliera Italia-Croazia 2014-2020, ha l’obiettivo di valorizzare la piccola pesca costiera artigianale nell’Alto Adriatico promuovendo le attività delle piccole imbarcazioni (di lunghezza inferiore ai 12 metri) dedite all’attività ittica, la sicurezza alimentare del pescato e la sostenibilità ambientale, economica e sociale di un settore che conta nel Mediterraneo circa 40 mila pescherecci, pari all’80 per cento dell’intero contingente di imbarcazioni dei paesi che affacciano sullo specchio mediterraneo (foto d’arch.). L’Università Cà Foscari di Venezia e l’istituto di Oceanografia e pesca di Spalato sono i partner scientifici di “Smartfish” che prevede la creazione di una organizzazione transfrontaliera della piccola pesca che rappresenti gli operatori del settore, sia italiani che croati, e promuove tra l’altro azioni pilota che sperimentano nuove forme di gestione dell’attività: l’adozione del marchio registrato per il pescato, forme di commercializzazione diretta dei prodotti, condivisione di linee guida per le aree a gestione diretta, la creazione o riqualificazione di “villaggi dei pescatori. Al progetto tutte le regioni litoranee dell’Alto Adriatico: oltre al Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Marche e, sul versante balcanico, Regione istriana, Contea Litoraneo Montana, Contea di Zara, nonché il ministero dell’agricoltura di Croazia.

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