Da controlli svolti dalla Polizia municipale di Verona, in relazione alla gestione del fenomeno migratorio sul territorio comunale, è risultato che un soggetto privato, che per il servizio di accoglienza percepisce giornalmente circa 30 euro per diverse decine di migranti, in contrasto con quanto indicato nell’accordo sottoscritto con la Prefettura, costringeva quotidianamente queste persone a lasciare la struttura durante il giorno negli orari che non fossero coincidenti con la colazione, il pranzo e la cena. Per il sindaco di Verona Flavio Tosi si tratta di “un comportamento scorretto che, non solo non tiene conto in alcun modo delle necessità dei richiedenti asilo, ma nel contempo diviene causa di problematiche per la comunità che, giornalmente, si trova a doversi confrontare con soggetti obbligati a rimanere in strada, in particolare ai giardini della Giarina, piazza Isolo e piazza Bra, perché privati di un luogo dove ripararsi”. Il sindaco Tosi ha reso noto che informerà la Prefettura sulla questione in modo che vengano “prese adeguate misure perché è inammissibile che su questa tipologia di servizi, in cui il privato sicuramente ci guadagna, vengano messi in atto anche comportamenti scorretti”.

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