In vista della probabile attivazione del blocco della circolazione a Mestre degli automezzi più inquinanti, la CGIA ha preso posizione. “Pur essendo consapevoli che la qualità dell’aria in città ha assunto da alcune settimane livelli molto preoccupanti – ha dichiarato il Presidente della CGIA Roberto Bottan – non vorremmo che la necessità di prendere qualche misura di contrasto, come il blocco del traffico dei mezzi più datati, penalizzasse solo alcune categorie economiche, senza ottenere alcun risultato concreto contro l’inquinamento atmosferico. Le esperienze del passato, infatti, ci dimostrano che le targhe alterne e le limitazioni al traffico, purtroppo, non hanno migliorato la qualità dell’aria presente in città”. Secondo la CGIA, infatti, non sono pochi gli edili, gli installatori di impianti e altri settori artigiani presenti in città in possesso di un automezzo diesel immatricolato prima del 31-12-2005 che, stando alle indiscrezioni apparse in questi giorni, sarebbero impossibilitati per i primi 10 giorni del prossimo anno ad entrare/uscire dalla città per svolgere la propria attività lavorativa.
“Per tale ragione – ha detto Paolo Zabeo – se blocco del traffico sarà, chiediamo al Comune di Venezia, così come è stato fatto in passato, di introdurre una deroga per gli autoveicoli più datati e adibiti al trasporto merci in conto proprio e/o conto terzi intestati ad attività commerciali/artigianali che entrano ed escono dalla città limitatamente per l’esercizio della propria attività, attraverso un’autocertificazione da esibire agli agenti di polizia che ne facciano richiesta”. Dalla CGIA, infine, ricordano che secondo uno studio realizzato qualche anno fa dall’Arpav non è il traffico stradale la principale fonte di inquinamento atmosferico. I risultati, infatti, ci dicono che il 45% di Pm 2.5 presente nell’aria nel Comune di Venezia è riconducibile al traffico acqueo e a quello portuale commerciale/passeggeri. Un altro 20% alla produzione di energia, il 12% all’industria, il 5% al riscaldamento domestico e “solo” il 15% al trasporto stradale.

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