Proposte diverse, in luoghi diversi per un anno, il 2017, che si prospetta molto generoso, a giudicare da questi primissimi appuntamenti culturali. Si comincia da Roma, dove dal 19 gennaio all’Aranciera del Museo Bilotti, si potrà ammirare Francesco del Drago. Parlare con il colore. “I contrasti cromatici e la giustapposizione di determinate forme concorrono nel creare uno stato di eccitazione nelle aree cerebrali deputate alla visione” (nella foto, la Meteorite). Ne era convinto Francesco del Drago, cui il Bilotti dedica l’ampia retrospettiva. A curarla, il nipote, l’artista Pietro Ruffo, insieme ad Elena del Drago, figlia dell’artista. E’ romano ma a celebrarlo stavolta è invece Milano. Renato Mambor. La retrospettiva lui dedicata con il sottotitolo “Connessioni invisibili”, sarà dal 9 febbraio alla Galleria Gruppo Credito Valtellinese, Refettorio delle Stelline. “Voglio fare di tutto, ballare, cantare, scrivere, recitare, fare il cinema, il teatro, la poesia, voglio esprimermi con tutti i mezzi, ma voglio farlo da pittore perché dipingere non è un modo di fare ma un modo di essere”. In una frase Mambor così offre una immagine del suo essere artista. Come questa mostra perfettamente evidenzia. Esposizione molto attesa quella che il Palazzo della Meridiana di Genova propone dal 10 febbraio. E’ dedicata a Sinibaldo Scorza (1589 –1631. Favole e natura all’alba del Barocco. Nobile, destinato ad alti incarichi, scelse l’arte, travolto dalla passione per il disegno e la pittura. Geniale nel rappresentare animali, piante e fiori, sapeva infondere vita a storie favolose e paesaggi incantati. Ebbe sempre Genova nel cuore, anche se la sua città lo esiliò accusandolo di alto tradimento. A Forlì, dall’11 febbraio, ai Musei di San Domenico, Art Déco. Gli anni ruggenti in Italia. Rodolfo Valentino e le Divine, il Vate e il Grande Gasby. La Turandot e la moda. Il Rockefeller Center, la Chrysler e Metropolis, Tamara e i cactus di Venini..…… A Forlì rivive la grande stagione dell’arte e delle arti Dèco. Anni ruggenti e magmatici: quando l’Italia si confrontava con il mondo e il mondo l’ammirava. Grande fotografia, dal 17 febbraio al MAN di Nuoro. Protagonista Berenice Abbott. Topografie. E’ la prima grande mostra antologica italiana dedicata a Berenice Abbott, tra le più geniali e controverse protagoniste della storia fotografica del Novecento. Una selezione di 100 meravigliosi scatti, per vedere il mondo attraverso i suoi occhi. Tutta la grafica di Alberto Burri è esposta, dal 12 marzo, agli ex Essicatoi del Tabacco a Città di Castello. Con questi ulteriori 4mila metri quadri di percorso espositivo (il cosiddetto “Terzo Museo Burri”), giunge a completamento quello che è più grande Museo d’Artista al mondo. Nella nuova sezione, si potranno ammirare oltre 200 opere, l’intera produzione grafica di Burri che, iniziata nel 1950, si è conclusa nel 1994. Doppio appuntamento, dal 17 marzo, a Padova. L’intera città sarà coinvolta dalla prima edizione di Be Comics!, mentre al Centro Culturale Altinate avrà inizio Super Robot World. La storia dei giganti d’acciaio da Mazinger Z a Evangelion tra fantasia e realtà. In mostra disegni originali, animation cel, manifesti, giocattoli e memorabilia. 16 sezioni per far rivivere una mitologica che è epopea. Protagonisti i robot, che pur mutando forma e materia, generazione dopo generazione, permangono nell’immaginario collettivo. Dal Giappone al mondo. Il 18 marzo, alla Fondazione Magnani Rocca di Mamiano di Traversetolo, nel Parmense, prende il via Depero, il mago. Più di cento opere tra dipinti, le celebri tarsie in panno, i collage, disegni, abiti, mobili, progetti pubblicitari, per celebrare Depero, il geniale artefice di un’estetica innovativa che mette in comunicazione le discipline dell’arte, dalla pittura alla scultura, dall’architettura al design, al teatro. Il tutto in quello scrigno che è la Villa dei Capolavori. Stesso giorno, ma nel più bel cuore della Toscana, ecco Il Buon Secolo della Pittura Senese. Dalla Maniera moderna al Lume Caravaggesco. Mostre in tre sedi: Pienza, Montepulciano, San Quirico d’Orcia. Beccafumi, Sodoma, il Riccio, il Rustichino…un grande secolo di pittura, quello del Seicento in terra senese. Che questa esposizione fa emergere. Tre sezioni che sono altrettante mostre, accompagnate da un itinerario che si estende per chiese e palazzi. Il tutto immerso in una straordinaria terra d’arte, di natura e di vini. Il 4 aprile, Treviso festeggia l’apertura del nuovo Museo Nazionale della Collezione Salce che si presenta con la mostra La Belle Epoque. Illustri persuasioni. Capolavori pubblicitari dalla Collezione Salce, prima di un ciclo di tre mostre inaugurali. La rassegna è dedicata ai manifesti della “La Belle Epoque”. Per rivivere, attraverso i manifesti, i fasti di un momento storico tra i più vivaci e innovativi dell’epoca moderna. Il 5 aprile a Milano, alla Galleria Gruppo Credito Valtellinese, Wipe Out Design. La Selettiva. Ettore Sottsass jr, Ilmari Tapiovaara, Werner Blaser, Gunnar Birkerts, Attilio Marcolli, Nigel e Sheila Walters, Lucien Kroll, studio BBPR sono stati tra i partecipanti al concorso di design “La Selettiva”. I loro progetti sono esposti, insieme ad altri, al Refettorio delle Stelline accanto ad una teoria di creazioni di Leo Guerra e Cristina Quadrio Curzio, in una sorta di contro-esposizione dedicata al “Wipe Out Design”. E a due remake-artworks, omaggio a Doris Salcedo e Rachel Whiteread. Info: www.studioesseci.net

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