Secondo quanto ha appreso la Cgia di Mestre, a partire da metà di giugno verranno inviate, tramite lettera o tramite Pec, circa 220 mila lettere (alert) ai contribuenti persone fisiche o titolari di partita iva relativamente a “presunte” anomalie riscontrate da parte dell’Agenzia delle Entrate per l’anno di imposta 2012. Va chiarito, segnala la Cgia – che non si tratta di avvisi di accertamento, ma comunicazioni di anomalie emerse da controlli sulle dichiarazioni presentate nel 2013, relativamente ai redditi 2012, da parte dell’Agenzia che, se fondate, potranno essere regolarizzate o con la consegna di documenti richiesti o mediante ravvedimento operoso. Gli errori riscontrati dall’Agenzia delle Entrate potranno riferirsi a : redditi derivanti da locazioni di immobili; redditi di lavoro dipendente ed assimilati (tra cui assegni corrisposti al coniuge o ex coniuge); redditi di partecipazione a società di capitali o di persone comprese imprese familiari oppure da redditi di lavoro occasionale. L’Agenzia ha riscontrato queste anomalie confrontando i dati indicati dai contribuenti nelle dichiarazioni dei redditi e di quelli in possesso dell’agenzia delle Entrate e quelli indicati dal contribuente. Come detto dalla Cgia la lettera può arrivare o via posta o tramite Pec, perciò è importante controllare quotidianamente la posta Pec. Venuti a conoscenza dell’anomalia segnalata dall’Agenzia si potrà operare nei seguenti modi: inviando all’Agenzia documenti, dati o elementi in grado di giustificare la presunta anomalia o se viene confermato un errore o omissione, ricorrere al ravvedimento operoso per la correzione.

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