Manca solo il nome per lo stallone doc e animale pure fortunato perche’ ha il compito di procreare puledri “usando” nove fattrici.Il progetto avviato da poco fa parte del nucleo di conservazione di Cavalli del Delta, presso l’azienda pilota di Vallevecchia di Caorle (Ve). Lo stallone con il suo “harem” va al galoppo tra i canneti, i prati e gli specchi d’acqua dell’azienda regionale dimostrativa di Veneto Agricoltura. I bei cavalli bianchi sono i protagonisti di una sperimentazione – tutta veneta – per rafforzare il patrimonio genetico di una razza arrivata negli anni ’70 dalla Camargue francese.Hanno a disposizione cinque ettari nel cuore di Vallevecchia, per correre e riprodursi. Sia chiaro: la finalita’ non è solo quella di vedere aumentare il numero di esemplari diretti discendenti del cavallo della Camargue (bisognera’attendere qualche anno per vedere aumentato il branco), ma studiarne la genetica, il comportamento e l’accoppiamento. Le nove fattrici e lo stallone sono monitorati giornalmente con lo scopo di far diventare questo sito uno speciale osservatorio. (ph arch./mess.1).

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