manifestazione

Ha stupito autorità di polizia e del Comune, la presenza di duemila persone che ha preso parte alla manifestazione dei comitati cittadini di Venezia (30 assoacizaioni), che ha inteso protestare contro il difficile stato di vita a Venezia: case in vendita con prezzi alle stelle (centro storico) e, in genere, affitti troppo cari; vergognoso ritardo del completamento del sistema Mose (dighe mbili) per attenuare l’acqua alta; il problema grandi navi lungo S.Marco-Giudecca ancora irrisolto dopo tanti anni di polemiche; aumento scondiderato di botteghe di paccottigloia e di B%B; mancata assegnazione di case vuote (e da restaurare) di comune, enti vari, e perfino della curia patriarcale: si è stimato che almeno mille alloggi potrebbero essere messi a disposizione, a prezzi agevolati, di giovani coppie che potrebbero far crescere il numero degli abitanti a Venezia: oggi ridotto a 55 mila. A Venezia arrivano ogni anno 25 mln di persone le quali continauno ad affollare i vaporetti, il centro storico- da Rialto a San Marco – che occupano spazi pubblici anche per consumare colazioni al sacco o panini: il famoso turismo mordi e fuggi, che non porta alcun beneficio alla città, anzi crea un aumento di sorveglianza e di pulizia urbana. Un corteo si è formato, con striscioni con scritte “Venezia è il mio futuro”; “Io non vado via” ed tanti altri, e si è radunato davanti all’Arsenale della Marina, per arrivare fino a Riva Sette Martiri, non lontano da San Marco. La manifestazione ha voluto dare alla pubblica opinione un quadro davvero preoccupante della città, e sollecitare il sindaco di Venezia (che tanto finora ha fatto per Mestre) a risolvere almeno il 50 per cento per problemi enunciati dai manifestanti. All’assemblea dell’Ance ha fatto sentire la sua voce e illustrato le linee dell’ente comunale lo stesso sindaco Luigi Brugnaro: “Non è vero che Venezia sta cadendo a pezzi: necessita di manutenzione continue perché è una città meravigliosa e delicata, ma ha bisogno del vostro aiuto. Fate sentire la vostra voce. I vostri silenzi sono imbarazzanti, non potete morire in silenzio”. Brugnaro ha oluto vcommentare la manifestazione dei comitati che ha riunito cittadini, associazioni, movimenti che si sono dati appuntamento per manifestare contro lo spopolamento della città. E intervenendo alla tavola rotonda che si è svolta alla Cittadella dell’Edilizia a cui hanno preso parte tra gli altri, Edoardo Bianchi, vicepresidente ANCE, Riccardo Maria Monti, presidente Italferr, Pietro Baratono – Provveditore Interregionale per le OOPP per la Lombardia e l’Emilia Romagna, ha commentato: “In Italia è facilissimo bloccare, difficilissimo decidere. La domanda che bisogna porsi è se vogliamo diventare una città di carattere europeo, se vogliamo sviluppo, crescita e un futuro per questa città. In questo caso bisogna avere il coraggio di fare, serve pragmatismo. Io sono fiducioso: sarebbe il caso che lo foste anche voi visto che le gru sono vostre”. Nel ricordare i 345 progetti d’investimenti privati, presentati con il Piano degli Interventi, scaduto con la fine di giugno, il primo cittadino ha poi menzionato le risorse pubbliche ottenute nel corso dell’anno: 40 milioni di euro di fondi Pon metro, 65 milioni per la Legge speciale, 50 milioni di euro per il Piano Banda larga, 40 milioni dal Bando periferie per la Città metropolitana e 18 milioni per il bando delle periferie del Comune del Comune di Venezia, 457 milioni per il Patto di Venezia di cui 110 milioni disponibili da subito, per un totale complessivo di 731 milioni e 800 mila di fondi pubblici. Riferendosi alla Città metropolitana di Venezia il sindaco Brugnaro ha invece spiegato che verranno impegnati 800 mila euro per manutenzioni scolastiche, 2,5 milioni di euro per la sicurezza nelle scuole e circa due milioni per verifica nelle manutenzioni e nella staticità dei ponti sulle strade della Città metropolitana. Ci saranno aggiudicazioni per 5 milioni di euro affidati a 14 operatori, di cui 7 della Città metropolitana, 5 del Veneto e due del Friuli Venezia Giulia. Al centro del dibattito sul tema “Il valore delle opere pubbliche. Mercato, regole e risorse”; tra gli altri sono intervenuti anche il rettore dello Iuav, Alberto Ferlenga e il presidente Ance Veneto, Giovanni Salmistrari.

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