Ultimo weekend per la 34/ma edizione di “Antiquaria Padova”, la mostra mercato dedicata all’antiquariato che è diventata, negli anni, un punto di riferimento per gli appassionati e i collezionisti di tutto il NordEst, ma non solo. L’evento propone, fino al 25 marzo, un viaggio nell’arte antica, dal Rinascimento al Novecento: a raccontare l’evoluzione del gusto e degli stili ci saranno numerose opere pittoriche di grande valore, ma anche oggetti d’arredamento, arazzi e gioielli. Circa un centinaio gli espositori con elevato di pezzi rarissimi, considerando anche l’oggettistica in argento, i gioielli e i pregiatissimi mobili antichi. Grande spazio ha la pittura, con autentici pezzi da museo: l’opera di Vittorio Corcos Stelle e Piero (in vendita presso Phidias Antiques) è stata esposta alla Mostra Antologica “Vittorio Corcos. Il fantasma e il fiore” (1997), al Museo Fattori di Livorno, poi proseguita alla GAM di Firenze. L’altro Corcos si trova nello spazio espositivo di Leandro Mason, ed è un capolavoro dell’artista delle “joelis femmes”: Elegante dama in rosa, dipinto a Parigi nel 1988. Da non perdere, poi, l’importante esposizione interamente dedicata alla famiglia veneziana dei pittori Ciardi: il padre Guglielmo (1842-1917) e i figli Beppe (1875-1932), ed Emma (1879-1933). Le opere esposte saranno una ventina tra cui tre grandi Marine di Beppe Ciardi, alcuni dipinti di Guglielmo Ciardi tra cui spicca Mulino sul Sile e alcune vedute di Venezia di Emma Ciardi. Verranno presentate inoltre quattro opere inedite relative ai viaggi all’estero di Emma e Guglielmo. Si segnala inoltre lo straordinario dipinto del grande pittore padovano Oreste da Molin (Piove di Sacco 1856-1921) Diurnisti a due lire datato 1895. Fu esposto alla Prima Esposizione Internazionale d’Arte della città di Venezia nello stesso anno, con grande successo di critica e pubblico. Il dipinto entrò poi nella collezione del Barone Mario Confalonieri, che lo acquistò dallo stesso artista per 3mila lire. L’opera è stata anche esposta nel Museo di Piove di Sacco (paese natale del pittore) durante la grande esposizione commemorativa del 2006. Tra le opere dei padovani, anche una Maddalena di Antonio Zanchi, già esposta a Barcellona (“Jardì d’Eros”) nel 1999. Poi, attenzione merita una sosta all’arredo, con antiche credenze e trumeau, preziose specchiere veneziane, splendidi arazzi e tappeti pregiati, e ancora argenti settecenteschi di grande valore, sculture lignee di Brustolon, opere marmoree, vasi Gallé, vetri Daum e cornici di diverse epoche. Di sicuro intesse anche la sezione dedicata al gioiello, con una presenza davvero qualificata di espositori provenienti da tutto il panorama nazionale: l’offerta – che contempla tanti pezzi unici di straordinaria fattura artigianale – va dalle parure d’epoca déco ai bracciali anni quaranta. Tutti i pezzi esposti (siano dipinti, mobili o gioielli) sono unici e, per lo più, di grande valore artistico ed economico. Ma non manca tuttavia una selezione (in particolare fra l’oggettistica) di offerta destinata a tutte le tasche, per permettere anche a giovani coppie ed appassionati con minore capacità di spesa di aggiudicarsi qualcosa di unico e originale. “Antiquaria Padova”, infine, ha aperto le porte anche all’arte moderna e contemporanea, con i partecipanti ad ArtePadova, manifestazione fieristica a livello nazionale ed internazionale.

 

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