Il Veneto sarà la prima Regione a dotarsi di una legge che favorisca lo sviluppo del cosiddetto ‘turismo emozionale’. Stiamo lavorando a una norma che semplifichi le procedure, che renda più agevole la creazione di strutture ricettive in ambiti inconsueti, curiosi eppure molto ricercati, come ad esempio il glamping, dove soggiorno all’aria aperta e glamour si fondono, ma anche l’alloggio in masi sperduti, in grotte, in case sugli alberi, in cavane della laguna. Forme di ospitalità di nicchia, da affiancare all’offerta turistica classica che non rinneghiamo, che non fanno numeri ma ampliano l’offerta, perché il turismo Veneto deve essere prêt-à-porter ma anche abito su misura. “Siamo impegnati perché il turismo veneto sia come un grande atelier, capace di offrire un prêt-à-porter di qualità, ma anche di cucire un abito di alta sartoria su misura: una vacanza, un viaggio, un soggiorno nella nostra terra deve poter essere l’uno o l’altro”. E’ questa l’immagine che il presidente della Regione Luca Zaia, ha usato all’apertura della quindicesima edizione di “Buy Veneto” e del relativo workshop internazionale del turismo “Veneto For You”, in corso di svolgimento al centro congressi dell’hotel Hilton Molino Stucky della Giudecca a Venezia. Solo buoni dati per il turismo veneto sono emersi dall’incontro a cui, insieme al presidente Zaia, ha partecipato l’assessore regionale al turismo, Federico Caner (nella foto). Numeri positivi per l’iniziativa di marketing territoriale, che registra una crescita del numero dei buyer stranieri: dai 120 dello scorso anno ai 180 di oggi, provenienti da 40 Paesi diversi, a testimoniare il grande interesse di cui gode l’offerta veneta in tutto il mondo. Ma anche stime più che incoraggianti sul movimento turistico regionale nei primi nove mesi del 2016, che parlano di un incremento sia degli arrivi (+1,8%) che delle presenze (+2,5%), rispetto allo stesso periodo del 2015. “E’la nostra fiera – ha esordito Caner –, è l’iniziativa commerciale per eccellenza del turismo veneto, quella che consente ai nostri operatori di proporre e di vendere il loro prodotto in modo diretto ed efficace. Questa edizione, poi, pur essendo più ricca dal punto di vista dei partecipanti, è meno costosa, grazie alla collaborazione instaurata con la Fiera di Rimini che ha consentito di ottimizzare i costi organizzativi. Abbiamo 60 acquirenti stranieri in più e molti sono volti nuovi per questa borsa, 285 imprese turistiche venete presenti con complessivi 600 operatori, più di seimila contrattazioni previste e la possibilità di far conoscere alcune mete che gli stessi buyers hanno richiesto di visitare, grazie a otto educational tour”. Per quanto riguarda arrivi e presenze se le stime saranno confermate dai dati ufficiali, il 2016 potrebbe essere un altro anno di record, con la performance migliore della montagna, una crescita del lago, delle città d’arte e delle terme e una sostanziale tenuta del settore balneare. Una buona situazione, ma non dobbiamo commettere l’errore di cullarci sugli allori, né la parte privata né quella pubblica. “Oggi giocano a nostro favore le difficoltà sul piano della sicurezza e della stabilità politica che stanno vivendo paesi turistici tradizionalmente forti e nostri concorrenti, ma noi non possiamo contare sulle disgrazie altrui, dobbiamo continuare l’opera di innovazione e qualificazione della nostra offerta. Ed è quello in cui la Regione e impegnata, favorendo gli investimenti in strutture e servizi, utilizzando concretamente i finanziamenti europei”, ha concluso Caner. Il ‘Buy Veneto’ – ha sottolineato Zaia – è uno strumento per far crescere a livello nazionale la leadership del Veneto in ambito turistico e per consolidare un settore economico che registra 17 miliardi di fatturato e garantisce centinaia di migliaia di posti di lavoro. “Crediamo molto in questa borsa che incrocia domanda e offerta e che consente di far conoscere il nostro territorio e farlo entrare nei cataloghi dei tour operator di tutto il mond”, ha concluso Zaia.

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