Si è appreso al meeting annuale dell’American Society of Clinical Oncology di Chigago – il più importante meeting scientifico mondiale dedicato alla lotta al tumore – che a 70 giovani oncologi di tutto il mondo (sette italiani, tra i quali le due giovani venete) è assegnato il Merit Award, riconoscimento che va, ogni anno, ai migliori giovani oncologi del mondo. “Per la ricerca oncologica veneta arriva dagli Stati Uniti, una prestigiosa conferma delle capacità e della qualità espressa dalla nostra sanità, con due enormi soddisfazioni, che rispondono al nome di Francesca Battaglin, dell’Istituto Oncologico Veneto di Padova e di Luisa Carbognin dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona. Hanno meno di 70 anni in due, 33 e 34 anni, e sono già al vertice mondiale. Grandi donne, grandi venete, alle quali faccio, con orgoglio, i miei complimenti”. Lo ha detto Luca Zaia, presidente del Veneto. Battaglin e Carbognin hanno vinto, rispettivamente, con un ricerca sulle variazioni genetiche nel tumore del colon e con una su un driver per prevedere l’evoluzione di un tumore al seno. “Voglio dedicare questo successo – ha aggiunto Zai – a tutta la sanità veneta, dove troppo spesso fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce, e a tutte le donne venete, simboleggiate da queste due straordinarie ragazze (vista l’età non le si può chiamare diversamente). Ma c’è di più – ha concluso il Presidente – perché riceviamo anche una grande conferma
della validità della Rete Oncologica Veneta, di cui fanno parte, assieme a molte altre strutture, lo Iov di Padova e l’Azienda Universitaria scaligera, e della capacità e caparbietà con cui i nostri camici bianchi combattono quotidianamente la guerra al tumore”.

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