La coesistenza e l’interazione tra genere umano e macchine il tema centrale della quinta edizione Trieste Next – intitolata “Umano Post-Umano: verso l’homo technologicus?” –, in programma dal 23 al 25 settembre a Trieste; sono previsti cento eventi, dibattiti, approfondimenti, laboratori, presentazioni e performance con oltre 150 ospiti, tra ricercatori e scienziati internazionali, imprenditori, filosofi, giornalisti.
Il programma completo di Trieste Next sarà disponibile dal 29 agosto sul sito internet www.triestenext.it, dove è possibile consultare l’elenco completo di tutti i relatori già ora confermati.
I principali temi e protagonisti centrali di Trieste Next i “Dialoghi tra Scienza e Filosofia”, ciclo di tre appuntamenti curati dal filosofo Luca Illetterati, che vedrà scienziati e filosofi di fama internazionale – l’epistemologa Gloria Origgi (Ecole Normale Supérieure di Parigi), il filosofo del linguaggio Felice Cimatti (Università della Calabria), i neuroscienziati Raffaella Rumiati (SISSA), Alessandro Treves (SISSA) e Giorgio Vallortigara (Università di Trento), Marcello Monaldi docente di Estetica (Università di Trieste) e Maurizio Ferraris, docente di Filosofia teoretica (Università di Torino) – confrontarsi su tre questioni chiave: Parlare – Conoscere – Riconoscersi. Sempre nel segno del dialogo tra filosofia e scienza, Trieste Next ospiterà lo psicoterapeuta e filosofo Miguel Benasayag, che proporrà una riflessione sul “naturalmente artificiale”, tra tecnofobia e fiducia in un futuro transumano assieme a Fulvio Longato, Alessandra Cislaghi e Fabio Polidori dell’Università di Trieste. Il rapporto uomo-macchina chiama in causa il tema dell’etica, dell’identità e dello sviluppo emotivo ai tempi delle macchine “a nostra immagine e somiglianza”. Sarà questo il tema dell’intervento di Kathleen Richardson, uno dei massimi esperti internazionali di Etica della robotica nonché fondatrice della celebre “Campaign Against Sex Robots” di cui si sono occupate già le più importanti testate nazionali e internazionali, dal Financial Times a Wired Uk, da La Stampa a Il Foglio. L’applicazione delle nuove scoperte tecnologiche è destinata ad “amplificare” le potenzialità dell’esistenza e delle attività umane. A partire dalla scienza dei trapianti, con un focus sugli organi in provetta con tre grandi nomi internazionali, come Thierry Pedrazzini dell’Université de Lausanne, Giuseppe Remuzzi direttore della ricerca all’Istituto Mario Negri di Bergamo e il chirurgo cardiovascolare Piergiorgio Tozzi; fino alla nutrigenomica e alla nutrigenetica, di cui parleranno Eliana Liotta, giornalista e autrice del caso editoriale dell’anno – La dieta Smartfood – con la coautrice Lucilla Titta, coordinatrice Progetto Smartfood IEO-Istituto Europeo di Oncologia, e Mauro Giacca, direttore generale ICGEB. Va poi ricordato che nuovi orizzonti si stanno aprendo anche nell’ambito dell’oncologia, dove nuovi modelli di ricerca di base e traslazionale, investimenti, politiche sanitarie e partecipazione dei cittadini sono necessari per realizzare appieno questo potenziale: ne discuteranno Giannino Del Sal (Università di Trieste e Laboratorio Nazionale CIB di Area Science Park) Mattia Andreoletti (IEO di Milano), Maurizio D’Incalci (Istituto Mario Negri di Milano), Pier Giuseppe Torrani e Guido Perelli Rocco, presidente nazionale e regionale dell’AIRC, tra i maggiori finanziatori privati italiani della ricerca scientifica. Di “tecnologie indossabili” e di tutte le loro possibili applicazioni, anche in un’ottica di design inclusivo, parlerà invece Rama Gheerawo, direttore dell’Helen Hamlyn Centre for Design, Royal College of Art di Londra, nel talk conclusivo di Trieste Next realizzato in collaborazione con Venice Design Week. Si incontreranno a Trieste Next anche due delle massime esperte mondiali di robotica bioispirata, tra le 25 più importanti donne del settore secondo la “bibbia” della robotica Robohub: Barbara Mazzolai e Cecilia Laschi. Quest’ultima discuterà di soft robotics con Marco Bettiol, (Università di Padova) e Bernardo Balboni (Università di Trieste). Antonio De Simone, responsabile MathLab Sissa, parlerà invece dei microrobot che vengono dal mare. Protagonisti di Trieste Next, anche Giuseppe O. Longo, scrittore e professore emerito Università di Trieste e Paolo Gallina, docente di Robotica e meccanica applicata nell’Ateneo giuliano nonché vincitore del Premio Galileo 2016, che si confronteranno sul tema “Homo technologicus: dagli automi ai robot umanoidi”. A parlare di Macchine intelligenti: Watson e l’era del cognitive computing (Egea), infine, l’innovation editor Corriere della Sera Massimo Sideri. Non può mancare anche un focus sulla colonizzazione di ambienti extraterrestri: per superare i forti stress del volo spaziale e vivere in miocrogravità sono necessarie tecnologie sofisticate di cui parleranno i ricercatori dell’ASI-Agenzia Spaziale Italiana Vittorio Cotronei e Gabriele Mascetti, assieme a Gianni Biolo dell’Università di Trieste e a Franco Malerba, il primo astronauta italiano a volare nello spazio. Sarà il BioHighTech Companies’ Day ad aprire ufficialmente, venerdì 23 settembre, la quinta edizione di Trieste Next: un’intera giornata di presentazioni e dibattiti – promossa dalla rete di imprese BioHighTechNET, da CBM-Consorzio di Biologia Molecolare, Aries e Indusvi – per presentare l’eccellenza della Regione Friuli Venezia Giulia – nei settori del biomedicale-diagnostica in vivo e in vitro, informatica medica-bioinformatica, terapie innovative e ambient-assist living – l’unico distretto tecnologico italiano capace di raggruppare aziende e competenze scientifiche e socio-sanitarie che abbracciano tutte le scienze mediche, chirurgiche e della vita. Centrale, in Trieste Next 2016, anche il ciclo di incontri sul rapporto tra ricerca e impresa e su come le nuove tecnologie cambieranno il nostro modo di lavorare: dal tradizionale appuntamento sul trasferimento tecnologico e la formazione – con la partecipazione di Gianpietro Benedetti presidente e ad Danieli, Nicola Michelon ad Unox, Roberto Collini, rettore Università di Trento, Maurizio Fermeglia, rettore Università di Trieste e Fabrizio Dughiero, prorettore Università di Padova – al focus sulla via italiana alla fabbrica 4.0, promosso con la Fondazione Ergo-Bella Factory, con l’intervento di Stefano Micelli, direttore scientifico Fondazione Nord Est, e Alberto Felice De Toni, rettore Università di Udine, fino alla riflessione su Uomini e macchine nella fabbrica 4.0 che vedrà, tra gli altri, l’intervento di Alberto Bombassei, ad Brembo. Di come le scienze umanistiche possano essere introdotte in fabbrica parleranno Matteo Cornacchia (Università di Trieste) e Mario di Nucci (Modulblok), mentre i sistemi di supporto alle decisioni dell’homo technologicus per la gestione delle smart cities e delle smart communities saranno presentati da Walter Ukovic e Alessandra Marin (Università di Trieste). Gli aspetti giuridici del mondo digitale e delle nuove tecnologie saranno approfonditi da Fabio Padovini e Mauro Bussani dell’Università di Trieste, con due focus sul diritto digitale e la nuova circolazione dei beni e sugli impieghi civili dei droni. Anche quest’anno Piazza Unità d’Italia sarà il cuore pulsante della manifestazione con le aree curate da Università di Trieste, AREA Science Park, SISSA-Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, ICTP-The Abdus Salam International Centre for Theoretical Physics, Istituto Nazionale di Oceanografica e Geofisica Sperimentale – OGS, ICGEB-International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology, INFN-Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Sezione di Trieste, Elettra Sincrotrone Trieste, che saranno aperte al pubblico di ogni età nei tre giorni della manifestazione con un ricco programma di attività, giochi, esperimenti, laboratori e conferenze. Numerosi anche i momenti di spettacolo – dal focus su arte, scienza e robotica di venerdì 23 alla lettura teatrale Il cervello nudo di G. O. Longo; doppio appuntamento serale, sabato 24, con il Famelab Show-Decalogo del perfetto comunicatore scientifico e Onde in musica… Musica d’acqua. Chiusura in Piazza Unità, domenica 25, con la Wunder Smartphone Orchestra. Da non perdere – sempre in piazza Unità – la performance del pianista Adriano Castaldini, che eseguirà a ripetizione continua – per un totale di 24 ore e 1440 minuti – “Véxations: La Série” di Satie, sottoponendosi a una serie di test clinici per misurare la risposta dell’organismo a uno sforzo mentale e fisico “estremo”.

Lascia un commento