Nel complesso produttivo di Castrette di Villorba (Treviso) Benetton Group ha avviato una nuova area per una realizzazione, in serie limitata, di capi in maglia senza cuciture, realizzata interamente a Treviso. Da un gomitolo di 130 grammi ad un maglione completo di peso identico grazie ad una macchina che consente l’assenza di ogni intervento umano di cucitura. Capaci di trattare il filo come oggetto d’arte, come creatività che prende forma, con sofisticate lavorazioni, i macchinari (di produzione giapponese) danno vita a un prodotto essential per le prossime collezioni cioè il maglione “TV – 31100”, con cui il brand United Colors of Benetton rimette al centro la maglieria, il “saper fare” e l’innovazione: la tradizione del knitwear di Benetton viene rivisitata con una produzione di capi di alta gamma realizzati con filati pregiati made in Italy e completamente “senza cuciture”, in cui la cifra distintiva è l’intreccio tra bellezza, qualità e innovazione. L’apparecchiatura è in grado di produrre un capo all’ora, con l’opzione di sei colori. Al lavoro ci sono 36 macchine (vedi foto) in grado di confezionare un maglione con un unico filo continuo, che se srotolato tutto misurerebbe circa 500 metri. Anzichè realizzare separatamente le singole parti e poi cucirle insieme, grazie un sistema di aghi molto più numeroso degli altri apparecchi, questi macchinari tessono le maniche e il corpo del pullover e le assemblano direttamente. Questo procedimento – come è stato illustrato da un team della Benetton di specialisti – consente di realizzare un capo molto più leggero, e con una vestibilità migliore. Le cuciture richiedono un notevole ricorso alla manodopera, proprio per questo le produzioni erano state portate all’estero. Saltando questo passaggio, grazie alla tecnologia tanto che il margine sul prodotto, per l’azienda, rimane invariato. Partendo da 130 grammi di filato, i telai realizzano un maglione in un’ora, al ritmo di 11 mila punti al minuto. Collegati alla nuova linea produttiva a Castrette c’è una cinquantina di posti di lavoro, in gran parte occupati da addetti del gruppo che hanno seguito un’apposita riqualificazione, oltre ad alcuni tecnici esterni. L’amministratore delegato Marco Airoldi ha sottolineato come sia già allo studio un nuovo modulo per la progettazione tridimensionale dei capi che consentirà di ridurre i prototipi ed anche i campionari da inviare a distributori e negozianti.

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