Il potere ispettivo dello Stato e delle strutture periferiche nei confronti delle imprese è cresciuto di non poco. L’Ufficio studi della Cgia (ass.artigiani e piccole imprese di Mestre) ha calcolato che, potenzialmente, una piccola azienda italiana può essere soggetta a ben 111 controlli da parte di 15 diversi istituti, agenzie o enti pubblici. In linea puramente teorica, praticamente uno ogni 3 giorni. E rispetto alla prima rilevazione eseguita da Cgia nel 2014, la situazione è addirittura peggiorata. Nonostante il numero dei controllori sia rimasto pressoché lo stesso, le possibili ispezioni, invece, sono aumentate di 14 unità. L’elaborazione della Cgia è iniziata suddividendo il quadro legislativo generale in quattro grandi settori, dopodiché per ciascuno di essi è stato conteggiato il numero dei possibili controlli che un’attività produttiva può incorrere e gli enti deputati all’attività ispettiva.

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