Dalla rete di monitoraggio del polline dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (ARPA) del Friuli V.G. si è appreso che la presenza di Ambrosia sta arrivando al suo massimo e, come ogni anno in questo periodo, sono più evidenti i problemi sanitari dovuti all’elevata allergenicità del polline. L’insetto, che ha dimostrato di avere un elevato potenziale di diffusione e di adattabilità, si nutre dei fiori riducendo la quantità di polline nell’aria e di conseguenza gli effetti allergenici sull’uomo. Anche in Friuli Venezia Giulia si sono osservati questi andamenti. Secondo Pierluigi Verardo, responsabile di ARPA per i monitoraggi sui pollini, “la situazione climatica di questa estate ha sicuramente favorito la crescita della pianta e la diffusione del polline. Tuttavia i dati regionali mostrano un leggero calo della quantità di polline rispetto alla media degli ultimi anni, che può essere ragionevolmente attribuito alla presenza dell’insetto parassita”. La diffusione di Ambrosia artemisiifolia rappresenta un fenomeno relativamente recente: è una pianta annuale di origine nordamericana, infestante e pioniera giunta in Italia (Piemonte) all’inizio del 1900, probabilmente a causa della contaminazione di sementi e granaglie di importazione. Le aree europee dove la pianta è più diffusa sono la Francia e i Paesi balcanici; in Italia si trova soprattutto al Nord (Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia). È presente solitamente nelle aree urbane con suolo nudo e con disturbi antropici come, ad esempio, i cigli stradali, le zone industriali abbandonate, le superfici verdi trascurate, gli incolti. Uno studio POLLnet (la rete di monitoraggio aerobiologico del Sistema delle Agenzie Ambientali) conferma che dal 2007 al 2014 la diffusione di Ambrosia nell’Italia Centrosettentrionale è progressivamente aumentata. La sua rapida e ampia diffusione è stata favorita da diversi fattori, quali l’assenza di antagonisti o parassiti in grado di limitarne lo sviluppo e il fatto che il polline, molto leggero e abbondante, viene trasportato dal vento anche a notevole distanza.

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