Con l’innovazione degli strumenti di gestione delle pratiche di controllo delle grandi unità navali porta container e migliori standard di servizio per aumentare la competitività dei porti, compreso quello veneziano, si giocherà la vera sfida per la crescita dei porti e, in definitiva, la capacità per le infrastrutture del nord est di attrarre maggiori traffici rispetto al nord Europa. Un tassello fondamentale per raggiungere questo obiettivo è l’avvio della sperimentazione del prototipo dello Sportello Unico Marittimo, uno strumento che rappresenta una delle attività caratterizzanti del progetto di cooperazione “Easyconnecting” finanziato dal programma Ipa Adriatico, sotto il coordinamento della Sezione Logistica della Regione Veneto. Per tale progetto, che vede coinvolto un paternariato di 18 tra Regioni ed Autorità portuali dell’arco Adriatico, è stato costituito un gruppo di lavoro coordinato dal Comando Generale delle Capitanerie di Porto ed ha come scopo l’attivazione della sperimentazione dello Sportello Unico Marittimo per la gestione delle pratiche amministrative (“Pratica nave”). Il sistema consentirà la gestione, con un unico strumento, dei molti adempimenti legati al monitoraggio degli spostamenti, i processi di sdoganamento, la verifica e il controllo delle merci. L’attività vedrà il coinvolgimento degli agenti marittimi e sperimentazioni nei singoli porti: in Puglia (Bari e Barletta) sarà avviata il 15 aprile per concludersi il 14 giugno; nelle Marche (Ancona) partirà il 18 maggio per concludersi sempre il 14 giugno. Nella sperimentazione saranno coinvolti gli agenti operanti nei porti cui sarà messo a disposizione un nuovo sistema di gestione delle procedure (sistema NMSW) che opererà in parallelo al tradizionale sistema PMIS. Per il porto di Venezia, l’attività di sperimentazione non richiederà l’impiego di risorse umane, in quanto il prototipo dialogherà in modalità machine-to-machine, con il sistema LOGIS. “La sperimentazione avviata con il progetto “Easyconnecting” – ha spiegato l’assessore regionale alla mobilità, Elena Donazzan – si pone in una prospettiva fondamentale per lo sviluppo della portualità veneta e dell’intero arco Adriatico. Gli agenti, gli spedizionieri e le imprese che operano come operatori accreditati individuano nei processi amministrativi uno dei “colli di bottiglia” più significativi per l’intero processo dell’import/export. Dopo l’avvio dello Sportello Unico doganale da parte dell’Agenzia delle Dogane, quello che la Regione sta ora sperimentando, è uno strumento che consentirà di effettuare i processi di sdoganamento (preclearing) direttamente in via informatica, utilizzando i “tempi morti” della navigazione e riducendo al massimo i tempi delle procedure amministrative in rada, fatti salvi i controlli materiali”.

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