Secondo una prudente valutazione almeno 1500 tra bambini e ragazzi, dai 6 ai 12 anni, aderenti ai Grest parrocchiali del territorio veneziano, accompagnati dai loro animatori, si sono ritrovati negli impianti sportivi di via Calabria a Mestre (nella foto), pieni di allegria e voglia di giocare. A dare il via alle Olimpiadi del Grest, insieme a don Fabio Mattiuzzi, delegato per il coordinamento della pastorale giovanile e del progetto educativo dei patronati e presidente di Noi Venezia, è stato l’assessore alle politiche sociali del Comune di Venezia, Simone Venturini, che ha rivolto ai piccoli “atleti” un caloroso saluto. A partire dalla mattinata, e per tutto il pomeriggio, i ragazzi, divisi per squadre in base alle fasce d’età, si sono cimentati in vari giochi ispirati agli sport olimpici, dal salto in lungo alle gare di velocità, dalle staffette al lancio del vortex, dalla corsa a tre gambe ai lanci con il pallone. Filo conduttore dell’edizione 2016 dei Grest, proposti in circa 90 parrocchie della Diocesi veneziana, 65 delle quali nel territorio del Comune di Venezia, è un’avventura all’insegna dell’ “Alegria” ambientata in Brasile, terra di ritmi e colori, ma anche di grandi contraddizioni, dove i personaggi protagonisti della storia, e insieme a loro i bambini e gli animatori dei Grest, sono in gradi scoprire che Misericordia vuol dire ‘vivere al ritmo del cuore di Dio’, come recita il sottotitolo dell’iniziativa. “Il Grest – ha esordito Venturini ricordando la sua esperienza come animatore – è la più bella risposta a tutti quelli che dicono che i giovani sono pigri e annoiati, che non si interessano della città e sprecano il loro tempo. Qui c’è la vera gioventù, quella che ha voglia di fare, di giocare e di divertirsi mettendosi a disposizione degli altri”. A fine giornata, Gianfranco Bardelle, responsabile del Coni del Veneto ha consegnato ai ragazzi le medaglie e i trofei.

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