Dal 4 luglio, i libretti bancari o postali al portatore sono al bando. A sancire la fine di questo strumento sono state le nuove normative anti-riciclaggio e anti-terrorismo. Poco tracciabili, i libretti bancari e postali al portatore rischiavano di sfuggire alle maglie dei controlli. Negli anni si erano già succeduti diversi giri di vite, l’ultimo dei quali nel dicembre 2011 con la rimodulazione delle somme da poter tenere sul libretto che non potevano più superare il tetto dei 1000 euro. Va ricordato che si tratta di uno strumento che negli anni d’oro aveva trovato il suo posto in moltissime case italiane. Di questo dà notizia la Stampa e l’ass.difesa consumatori (Adico). Utilizzato principalmente dai nipotini per accumulare le mance dei nonni e dei parenti, era un salvadanaio di famiglia molto richiesto anche perché, di fatto, a zero spese. Dal 4 luglio non c’è più la possibilità di aprire uno di questi rapporti in banca o in posta. Chi invece conserva ancora uno di questi strumenti nel cassetto di casa dovrà mettersi in regola. Pena costose sanzioni. Per non violare la legge occorrerà estinguere il proprio libretto (ritirando il contante o versandolo su un conto corrente). In alternativa si potrà trasformare in un libretto nominativo, strumento quasi gemello che è ancora molto in uso. Per mettersi in regola c’è tempo fino al 31 dicembre 2018. Un periodo ponte di 18 mesi alla fine del quale i libretti al portatore dovranno sparire del tutto. Nel periodo di tempo intercorrente tra il luglio di quest’anno e fine dicembre del 2018 sarà ancora possibile, per il portatore, l’operatività sul libretto nei limiti già previsti nel 2016. Sarà però vietato il trasferimento del libretto. C’è tuttavia un periodo cuscinetto (i 30 giorni entro i quali va comunicato alla banca o alle poste che si è traferito il libretto) che portano questa scadenza al 2 agosto. La violazione della trasmissione ad altri sarà punita con sanzioni che vanno da 250 euro a 500 euro (articolo 63 comma 2). Anche i conti correnti sono nel mirino. Stessa prassi il divieto per i libretti di risparmio in forma anonima o con intestazione fittizia. Questo utilizzo, dice la legge, è vietato anche all’estero. Se non ci si attiene a queste disposizioni le multe volano alle stelle con forti sanzioni. (foto archivio).

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