Gli americani amano la pasta, e i tortellini con i diversi e gustosi ripieni di Giovanni Rana sono tra i preferiti e lui, dicono i media, irradia simpatia e anche fiducia, al di là del prodotto che è valido.Tanto basta perchè Giovanni Rana,l’imprenditore veronese (classe 1937) più famoso come il “re dei tortellini”, ha fatto negli Usa (non tanto tempo fa)una serie di spot e si è confermato protagonista di una serie di gag divertenti, da attore, come in Italia: Rana, in uno di questi, si propone di far assaggiare i tortelloni al cowboy del rodeo; in un altro,indossa la toga di avvocato che offre un piatto di pasta al detenuto in carcere; il “patron Giovanni” poi fa il volontario che offre i tortelli ai maratoneti; appare in un successivo spot a bordo di una semplice barca e mostra un piatto dei “suoi” tortellini, con il sorriso che gli è caratteristica. E altre scenette ancora. Rana ripete nel filmati girati negli studios di Los Angeles “Buon appetito, for you”. Il “re dei tortellini” ci mette la faccia, in modo autoironico, com’è stato negli spot tv girati in Italia. Giovanni Rana aveva annunciato la scorsa estate a Venezia, parlando con un cronista dell’Ansa, di voler andare ad Hollywood per realizzare il nuovo lancio pubblicitario dell’azienda di S. Giovanni Lupatoto che è da tre anni negli Usa; qui, ha raggiunto un fatturato di 200 milioni di dollari tanto che si prevede di aprire una secondo stabilimento perchè quello attuale di 15 mila mq, è in super produzione. Di questo hanno dato notizia tanti giornali e primo tra tutti l’Arena di Verona. Giovanni Rana, in una pausa delle fatiche tv, ha detto ai fotoreporter che fin da giovane sognava di recitare ad Hollywood invece di proporre i suoi tortellini. Ora questo sogno si è realizzato, ha detto con una sua battuta spiritosa. Negli Studios di Los Angeles, al signor Giovanni non è servito l’interprete, perché la lingua del matterello e della forchetta funziona meglio dell’esperanto, è la lingua naturale delle bocche buongustaie, ha voluto precisare. Perché agli Mericani (per dirla in dialetto veneto) questo “giovanotto” di panetteria, fa sognare l’Italia delle tradizioni, del buon gusto, e quindi dell’allegria. Ma vicino a Giovanni Rana c’è il figlio Gian Luca il quale, dall’inizio della conquista dei palati americani per i tortellini, sta gestendo il lavoro in modo straodinario: “Debbo ammettere, e lo faccio con piacere, che Gian Luca ha visto lungo. Tutto ciò non sarebbe mai potuto succedere senza l’incredibile sinergia tra me e mio figlio. Quando mi ha parlato di internazionalizzazione per la prima volta – vent’anni fa – stentavo a convincermi. Ma lui mi ha portato in ben 38 paesi”. Gian Luca Rana, che è amministratore delegato, si accoda alle dichiarazione del genitore ed ha detto: “la Spagna è stato il primo paese del mio progetto oltre ai confini d’Italia ma, ad ogni tappa europea che conquistavamo, sapevo che l’America si stava facendo più vicina. Dallo sbarco negli Usa, abbiamo raggiunto una distribuzione tale da poter fare pubblicità in tutti gli Stati Uniti. Oggi è un giorno di festa per tutti: mio padre, San Giovanni Lupatoto, il Made in Italy e le 2500 famiglie nel mondo che lavorano appassionatamente con noi”.

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