Sono 22 i “cervelli” che rientrano dall’estero e tornano all’università di Padova: sono tra i 10 vincitori di Erc nel 2016 e 12 giovani professori provenienti dall’estero, che faranno ricerca scientifica all’interno dell’ateneo. Un percorso fortemente voluto dal rettore Rosario Rizzuto fin dall’inizio del suo mandato. “Uno degli obiettivi era quello di portare nel nostro ateneo – ha spiegato Rizzuto (nella foto) – giovani competenti, brillanti, in grado di aumentare ancora più il nostro prestigio e la nostra competitività internazionale”. Le delibere del Consiglio d’amministrazione con i nomi dei docenti sono state già trasmesse al ministero dell’Istruzione e dell’Università con la proposta di chiamata diretta. Docenti che arrivano da tutte le aree culturali: “per la maggior parte si tratta di giovani italiani che provengono dall’estero – ha sottolineato il rettore – abbiamo così invertito quel processo che vede spesso i nostri giovani andare all’estero per trovare l’opportunità di portare avanti la loro ricerca, accettando le regole della competizione internazionale: alcuni scienziati di valore lasciano il proprio paese, altri rientrano, nel processo virtuoso dello scambio delle intelligenze”. Tre tra i ricercatori chiamati dall’università di Padova hanno fatto il loro debutto ufficiale durante Unincontro, la giornata dedicata al benvenuto delle nuove matricole dell’ateneo”. “L’Università di Padova sta cercando d’andare in controtendenza – ha dichiarato il Rettore durante il benvenuto alle matricole_; a volte c’è l’immagine dell’Università chiusa in sè stessa, in questo caso invece i Dipartimenti hanno accolto i nuovi arrivati con entusiasmo. Ora abbiamo 22 persone nuove, di altissimo livello che sono arrivati all’Università di Padova e di questo sono molto felice perchè è un’arricchimento della nostra università ma anche un segnale forte che diamo al Paese”.

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