Negli ampi piazzali della villa di Piazzola sul Brenta (Padova) la festa delle feste, cioè il primo festival delle Pro Loco del Veneto: questo il 30 settembre e domenica primo ottobre. Oltre cento quelle provenienti da tutte le province pronte a convergere nella cittadina padovana, assieme alle delegazioni di undici regioni italiane. Risultato: un tripudio di sapori e piatti della tradizione e alcuni davvero “in via di estinzione”, dai piatti con oca, bisàta e trippe, dal baccalà alla vicentina allo spezzatino di musso, dai bòvoi al risotto con le rane, dal latte di gallina ai bògoi. Un Veneto DOC che ritrova in un’unica piazza tutta l’autenticità della sua cucina e l’affabilità della sua gente sincera, che ama ancora ritrovarsi nelle feste di paese. Ci saranno filò e cantastorie, bande musicali e gruppi folkloristici, giochi in legno e fuochi d’artificio. Con questo spirito per due giorni Unpli, l’Unione Pro Loco del Veneto, vuole celebrare e far conoscere il ruolo fondamentale che le associazioni svolgono in Veneto. Cosa sarebbe il Veneto senza Pro Loco? Sparirebbe di colpo un mondo fatto di 535 associazioni iscritte all’Unpli (Unione Nazionale Pro Loco), praticamente una per comune. Si creerebbe un vuoto incolmabile: sparirebbero di colpo quasi 70mila volontari tesserati che dedicano migliaia e migliaia di ore a città, borghi, territori. Si spegnerebbero in un momento le luci, i suoni, i sorrisi di oltre 5 mila eventi l’anno (una media di 10 per associazione): feste, sagre, appuntamenti di valorizzazione enogastronomica che rappresentano l’anima più autentica della nostra regione. Sicuramente, concerti di pop star e rassegne di alta cultura conquistano giustamente i riflettori mediatici, ma nessuno di loro è capace di superare i 5 milioni di visitatori l’anno. E se 8 italiani su 10 frequentano le sagre, i veneti lo fanno di più e con loro i tanti visitatori che affollano la regione più turistica d’Italia. Il ruolo delle Pro Loco si è fatto, inoltre, più importante sul fronte dell’offerta turistica e culturale, divenuta in questi anni sempre più qualificata grazie alla  formazione e alla presenza di una forte componente di giovani (il 14% ha meno di 30 anni): già oggi 1 ufficio turistico su tre in Veneto è gestito dalle Pro Loco. Senza contare che le associazioni hanno spesso in gestione anche aree verdi, sale polifunzionali, musei, biblioteche, rifugi e sentieri: tenendo viva la voce e la memoria soprattutto delle piccole località.“Il nostro mondo vale a bilancio più di 37milioni l’anno ma, pochi lo sanno, appena il 6% di queste risorse arrivano da contributi pubblici, per il 94% le Pro Loco si autofinanziano dimostrandosi la prima e più importante “industria di eventi” del Veneto. Il nostro Mondo è fortemente coeso attraverso la rete Unpli, ma fino ad oggi non c’era mai stato un momento pubblico di condivisione e festa con i cittadini per dare simbolicamente significato al ruolo delle Pro Loco in Veneto – ha spiegato il presidente regionale Unpli, Giovanni Follador – per questo abbiamo voluto istituire il primo Festival Pro Loco, in cui le nostre associazioni metteranno in mostra quanto sanno fare nel campo della promozione locale, della cultura e dei prodotti tipici”. A farla da padrone saranno le centinaia di stand enogastronomici, ma costantemente di alterneranno anche proposte culturale e di intrattenimento per grandi e piccoli, bande e gruppi folkloristici. Sarà poi l’occasione per conoscere quella straordinaria ricchezza di proposte messe in campo in ciascuna provincia, per programmare magari una gita nel Veneto ancora da scoprire”.

 

 

 

 

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