“Parole inequivocabili e definitive, quelle pronunciate da Carlo Messina, che si riassumono in quello che vado ripetendo da settimane: la situazione delle ex Banche Popolari venete volge verso il dramma; è ridicolo pensare che i privati, che in quelle banche hanno già perso milioni, possano sobbarcarsi un altro miliardo di intervento finanziario; l’intervento pubblico è indispensabile; dal governo ancora nessun segnale”. E’ il commento del Presidente della Regione del Veneto alle dichiarazioni del Consigliere Delegato di Intesa Sanpaolo sulle banche venete. “Alla faccia dei tanti che dispensano consigli e ricette, salvo poi dare il cattivo esempio, e ogni riferimento è puramente casuale – ha aggiunto il presidente veneto – mi pare che Messina inquadri perfettamente la situazione, sia dal punto di vista tecnico che politico. Egli non ha sicuramente letto le voci perplesse che si levano da alcuni fra i più autorevoli esponenti del mondo imprenditoriale veneto riguardo all’intervento da un miliardo. Aldilà della necessità o meno di tale somma, sulla cui opportunità lascio il giudizio a Messina, constato che il Governo è assente, sia a Roma che a Bruxelles. Spero di essere smentito nelle prossime ore – prosegue il Presidente della Regione – ma le parole del Consigliere Delegato di Intesa Sanpaolo mi pare siano scolpite nella pietra. Le condivido pienamente e spero che possano fare da monito rispetto alla necessità di interventi senza incertezze sulla strada del risanamento”. Infine il presideente della Regione ha detto: “Sulla soglia della ripresa dopo otto anni di crisi non ci si può permettere che due banche, che hanno avuto un ruolo storico e fondamentale nello sviluppo del Veneto, finiscano nelle mani di qualcuno che, da Londra o chissà dove, decida quali crediti dare e a chi, ignorando la specificissima realtà di questo territorio e dei distretti industriali che lo caratterizzano”.

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