La biblioteca Florio ricollocata nella sua originaria sede di palazzo Florio, ora dell’Università di Udine, ha aperto le porte per la consultazione del materiale bibliografico e per visite guidate. Costituita a partire dal Settecento dai fratelli Daniele e Francesco Florio, la biblioteca nel corso dei secoli si è arricchita, e oggi, con i suoi circa 12 mila volumi, opuscoli, opere a stampa e alcuni manoscritti datati tra il XV e il XX secolo, vanta un patrimonio librario e artistico di straordinaria portata culturale, storica e scientifica che è tra i più notevoli del Friuli Venezia Giulia. Nella biblioteca sono presenti oltre 12 mila volumi a stampa (secoli XV-XVIII), con le migliori testimonianze della cultura settecentesca italiana ed europea, nonché alcuni preziosi manoscritti tre-quattrocenteschi, tra cui figura un importante codice della Divina Commedia (foto), noto agli studiosi come Codice Florio (XIV-XV secolo), e un codice del XV secolo contenente alcune opere di san Lorenzo Giustiniani, primo patriarca di Venezia. Sono presenti incunaboli, fra cui due edizioni delle Costituzioni della Patria del Friuli, la prima versione in volgare, per cura di Pietro Capretto, edita a Udine nel 1494 e un’altra edizione latina edita a Venezia nel 1497. Silvia Pusiol nel magazine dell’ateneo ha indicato che tra gli incunaboli è stata rinvenuta una particolare edizione uscita dai torchi di Aldo tra il 1495 e il 1497 – il poemetto Ero e Leandro di Museo Grammatico – che presenta i due fascicoli con il testo greco legati in modo da avere i due testi a fronte. Il patrimonio comprende inoltre i classici greci e latini e la poesia arcadica, opere di storia naturale, di archeologia e di agronomia. La biblioteca conserva 1265 cinquecentine, 1140 seicentine e circa 7000 settecentine, e libri ottocenteschi e novecenteschi entrati in seguito a far parte della raccolta. La biblioteca, comprensiva delle eleganti originali scaffalature lignee e di parte della quadreria, fu donata nel 2013 all’Ateneo friulano dal professor Attilio Maseri, ultimo erede della famiglia Florio. L’unica condizione, subito accolta, fu che essa ritornasse nella sede che le fu appositamente costruita fra il 1776 e il 1780, in seguito destinata alle riunioni degli organi di governo dell’Università. Da quel momento si è avviata la catalogazione, per permetterne la tutela e la fruizione al pubblico di studiosi e appassionati. La Biblioteca Florio è stata catalogata e informatizza dall’Università di Udine grazie al contributo della Regione Friuli Venezia Giulia, sulla base di un progetto di salvaguardia e valorizzazione complessiva della collezione, con una duplice funzione: garantire la sicurezza del materiale bibliografico e la sua ricerca attraverso “Primo”, il catalogo online di Ateneo, e il motore di ricerca regionale “Biblioteche Friuli Venezia Giulia”. “Preservata con cura per secoli – ha detto Andrea Tilatti, delegato del rettore per le Biblioteche -, la biblioteca Florio è una testimonianza unica della ricchezza della cultura friulana e condensa in sé l’universo dei saperi umani disponibili nel Settecento, adunato nella nostra terra ma pienamente partecipe della cultura europea più illuminata”. La biblioteca si trova al primo piano di palazzo Florio, in via Palladio, a Udine. È aperta al pubblico, su prenotazione, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13.15 e il mercoledì anche nel pomeriggio, fino alle 17. Le prenotazioni online, sia per la consultazione che per le visite guidate. Per info: biblioteca.florio@uniud.it oppure  0432 556731.

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