Una molecola antivirale di origine vegetale, a lunga resistenza e non tossica per l’uomo, potra’ eliminare il coronavirus dalle superfici. Una start-up ha sviluppato in Italia negli ultimi 8 mesi per un utilizzo in agricoltura, ma si potrebbe rivelare molto utile per la lotta al coronavirus. Il team dell’azienda collabora con il gruppo di ricerca in biotecnologie di ca’ Foscari, guidato dal prof. Alessandro Angelini, nell’edificio Beta del Campus Scientifico di Ve-Mestre, per produrre le molecole da utilizzare nei successivi test con il virus SARS-CoV-2. Il laboratorio di biochimica – informa una  nota dell’ateneo veneziano – è dotato di tutta la strumentazione necessaria per produrre la molecola, una proteina ricombinante di fusione, a partire da due frammenti di DNA di origine vegetale che vengono clonati e uniti nella nuova proteina che poi deve essere riprodotta. L’obiettivo comune e’ affrontare il virus con la ricerca scientifica e l’innovazione il chr ha permesso, nel giro di poche ore dalla richiesta dell’azienda, di arrivare alla firma della convenzione e i biologi sono già in laboratorio a lavorare, ha precisato Pietro Riello, direttore del Dipartimento di Scienze Molecolari e Nanosistemi di Ca’ Foscari. Alessandro Paparella, biologo della Delphinus biotech, ha detto che la molecola non evapora come i comuni disinfettanti basati su alcol e cloro. Si vuol arrivare a creare una trappola biologica che isoli il virus. In caso di successo del test la licenza sara’data  al governo italiano fino alla fine dell’emergenza sanitaria. (ph team ricercatori Unive e startup).

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