Walter Onichini, il macellaio di Legnaro (Padova) che la notte del 22 luglio 2013 ha sparato a un uomo introdottosi nella sua abitazione per compiere un furto, è stato condannato a quattro anni e undici mesi, all’interdizione temporanea dai pubblici uffici e al pagamento di un risarcimento di 24.500 euro. Il consigliere regionale Antonio Guadagnini (Siamo Veneto), in una nota, ha sostenuto che la condanna è profondamente sbagliata. Come “Siamo Veneto”, oltre chiaramente ad esprimere tutta la nostra solidarietà e vicinanza a Walter Onichini, rivendichiamo il sacrosanto diritto della nostra gente, si legge nel comunicato, al poter difendere le proprie famiglie, le proprie abitazioni, il frutto del proprio lavoro. Decisioni come questa, invece, trasmettono un messaggio distorto e preoccupante, ossia quello che conviene delinquere piuttosto che guadagnarsi onestamente il pane per sfamare i propri cari. Non vogliamo nessun far West, ma chiediamo con forza una revisione importante delle normative vigenti in tema di legittima difesa. Se uno entra in casa mia senza essere stato invitato, con intenzione di arrecare del danno e, potenzialmente, di fare del male ai membri della mia famiglia, lo Stato deve garantirmi la possibilità di impedirglielo con ogni mezzo. Il diritto alla difesa, proprio e della propria famiglia, è un diritto imprescindibile”. Guadagnini ha inoltre auspicato “un ribaltamento della sentenza nei prossimi gradi di giudizio per ridare serenità e giustizia, tolta da questa assurda sentenza, alla famiglia Onichini”.

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