Coldiretti Veneto con la Fondazione Cuoa ha organizzato un focus group sui cereali minori al fine di valutare la coltivazione di quinoa e amaranto in Italia. Il recupero dei cereali antichi è già in atto – ha precisato il presidente regionale Martino Cerantola – grazie all’interesse dei giovani imprenditori e ad un mercato sensibile perché animato da consumatori con intolleranze alimentari e allergie. Il convegno è promosso per comprendere le possibilità di una filiera alternativa, inserita in un quadro legislativo attuale e per valutare lo stato dell’arte degli studi condotti dagli enti nazionali preposti al fine di inserire nell’ordinamento colturali specie diverse e meno impattanti dal punto di vista ambientale. Interventi del prof. Paolo Casini dell’Università di Firenze sulla sperimentazione in Italia; di Stefano Ravaglia di SIS sul progetto per l’introduzione del frumento Senatore Cappelli; del prof. Giuliano Mosca dell’Università di Padova per la nutrizione azotata. Altre relazioni di Maurizio Bressan sul ruolo e la Banca dati del Germoplasma dell’Istituto Strampelli; Maurizio Arduin per i risultati di Bionet e di Pierantonio Sgambaro, pastaio trevigiano e anticipatore di nuove linee aziendali e ICQRF di Conegliano sul tema delle norme per la commercializzazione delle sementi e delle farine. Tra i presenti molitori e panificatori.

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