“Non c’è ormai limite alla decenza e ci stupiamo che sia l’Autorità per l’Energia a prendere queste decisioni a dir poco vergognose. Ormai la bolletta sta diventando insostenibile, ma non per i costi dei consumi effettivi, ma per il peso della tassazione e degli oneri di sistema. Chi andrà al governo dovrà mettere in agenda questo tema, fondamentale per la vita delle famiglie”. Carlo Garofolini ha  così reagito alla notizia secondo la quale le morosità delle bollette elettriche saranno pagate da tutti gli utenti. “Uno scandalo – ha commentato Garofolini – che si aggiunge ad altre decisioni vergognose su questo fronte. L’unica notizia positiva di questi giorni è che la prescrizione per le bollette è passata da cinque a due anni e così non dovremmo più vedere i conguagli pazzeschi che abbiamo inviati in questi anni alle povere famiglie”. A questo punto, ha pubblicato l’articolo di QuiFinanza. “Bolletta elettrica: gli oneri dei morosi saranno a carico di tutti Non salderemo solamente il conto dei nostri consumi in bolletta elettrica, ma anche quello di un particolare caso in cui “distributori hanno risolto il contratti di trasporto ad alcuni venditori per inadempimento”. E’ quanto stabilito con delibera numero 50 del 2018 sulla base di una decisione del Consiglio di Stato come confermano all’ Adnkronos dall’Autorità per l’Energia. “Nella filiera gli oneri di sistema sono un pezzo della bolletta pari a circa il 20% che sono tra l’altro gli incentivi alle rinnovabili e l’efficienza di sistema – spiegano dall’Autorità -. I venditori fanno un po’ da esattori e prendono questi oneri dal cliente finale, a loro volta li rigirano al distributore che li porta al Gse. Ci sono stati due o tre casi, uno più grande, in cui il distributore aveva già versato gli oneri generali di sistema, ma non è riuscito a incassarli perché il venditore è fallito. I soldi verranno restituiti, solo in questo caso, spalmandoli su tutti i clienti“. Dietro la delibera c’è stata una lunghissima diatriba legale. Alla fine è stato ilConsiglio di Stato a dire l’ultima parola, stabilendo che la responsabilità degli oneri deve essere a carico del cliente finale. Impossibile quantificare quant’è con precisione il valore da saldare. Di certo, per ora, la quota di insoluto che verrà recuperata sarà 200 milioni di euro. Se si considera che il montante complessivo delle fatture elettriche non pagate si attesta sul miliardo di euro si capisce bene come, questo sia solo un primo assaggio. La decisione ha dunque una motivazione prettamente economica. Negli anni passati, infatti, diverse aziende di fornitura elettrica erano andate letteralmente in crisi per l’abnorme massa di insoluti accumulati a seguito del mancato pagamento delle bollette. E ad incidere fortemente sui bilanci di queste ultime erano, in particolare, gli oneri parafiscali che dovevano essere rigirati all’Erario. In sostanza, sulle bollette della corrente già cariche di risarcimenti, di oneri, di voci e di incentivi si aggiunge un nuovo capitolo, ovvero saremo noi consumatori a rimborsare alle società elettriche una parte del buco creato negli oneri parafiscali delle aziende in crisi da chi evade la bolletta della corrente.

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