A Salvatore Sciarrino (nella foto) è stato assegnato dalla Biennale Musica 2016 il Leone d’oro alla carriera con la seguente motivazione: Sciarrino ha dedicato la propria esistenza all’arte del comporre con spirito di ricerca e invenzione incessanti che lo hanno portato a scoprire un mondo sonoro inaudito dando un impulso decisivo al rinnovamento della musica contemporanea e dimostrando come la musica, per rinnovarsi e ritrovarsi, debba uscire dalla propria forma storicizzata per farsi esperienza d’ascolto in cui lo spettatore è al centro di fenomeni misteriosi e quasi ancestrali. Le sue composizioni si concentrano sull’infinitamente piccolo, sul concetto di organismo sonoro, sul rovesciamento delle normali prospettive d’ascolto per cui l’organicità dei gesti sonori, nell’immaginazione come nell’ascolto, è inscindibile dalle interrelazioni e dal contesto timbrico-percettivo in cui essi prendono vita. Cultore d’arte e raffinato pedagogo, Salvatore Sciarrino è riconosciuto universalmente come una delle voci più originali e autorevoli del nostro tempo. Nella Sala delle Colonne di Ca’ Giustinian c’è stato un incontro con Salvatore Sciarrino, con la partecipazione di Marco Angius. La cerimonia di premiazione al Teatro alle Tese; contestualmente consegnato il Leone d’argento a Ryo Murakami. A conclusione un concerto della London Sinfonietta con musiche di Sciarrino, Ravel, Stravinskij. Salvatore Sciarrino (Palermo – Italia, 1947). Precocissimo, autodidatta, Sciarrino irrompe sulla scena musicale alla Biennale di Venezia nel 1969 con un pezzo sinfonico, Ancòra (Berceuse), ma comincia a comporre all’età di 12 anni e la prima esecuzione di una sua opera risale al 1962, nell’ambito della settimana internazionale di Nuova Musica a Palermo. La sua precocità e il suo segno inconfondibile ci consegnano un catalogo eccezionalmente vasto e articolato, insieme a una discografia che ammonta a più 110 CD, tra le più ricche di un autore vivente. L’originalità della sua ricerca sposta il centro della musica focalizzata sul rapporto suono/silenzio, si traduce nell’invenzione di un teatro musicale contemporaneo di assoluta radicalità. Ha vinto numerosi premi internazionali e ha composto per il Teatro alla Scala, la Rai, il Maggio Musicale Fiorentino, la Biennale di Venezia, il Teatro La Fenice, il Teatro Carlo Felice, l’Arena di Verona, Opera di Stoccarda, Opera di Francoforte, Opera di Berlino, Opera di Parigi, il Festival delle Nazioni, i Festival di Schwetzingen, Witten, Salisburgo, Wien Modern, Wiener Festwochen, Berliner Festspiele Musikbiennale, Holland Festival, Concertgebouw, London Symphony Orchestra, Suntory Hall di Tokyo, Accademia Nazionale di Santa Cecilia e molte altre importanti istituzioni musicali italiane ed estere. A 30 anni è stato nominato direttore artistico del Teatro Comunale di Bologna (1978/80). Notevole spazio occupa l’attività didattica. Autore di quasi tutti i libretti delle proprie opere teatrali, Sciarrino si è dedicato anche all’attività di teorico e divulgatore.

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