I ricercatori  dell’università Cà Foscari hanno un nuovo compagno di lavoro: si tratta del Cluster (sintesi per Sistema per il calcolo scientifico). E’ veloce a far di conto che fa risparmiare ore, giorni, persino settimane agli studiosi impegnati con i modelli matematici. Il cluster lavora al Campus Scientifico: è un insieme di potenti computer. Una via di mezzo tra un comune ‘pc’ e un supercomputer, dunque un’infrastruttura preziosa per chi fa ricerca computazionale in tanti ambiti, dalla chimica alla statistica, passando per linguistica e finanza. In sintesi di che si sta parlando? Il sistema è formato da 7 ‘nodi di calcolo’ per complessivi 240 core e 2.25 TB di RAM. E’ stato realizzato grazie al finanziamento dell’ateneo, del Dipartimento di Scienze Ambientali Informatica e Statistica e del Dipartimento di Economia e con la collaborazione di docenti del Dipartimento di Scienze Molecolari e Nanosistemi. Recentemente si è unito anche lo European Centre for Living Technology. Dopo una prima fase di ‘rodaggio’ nel 2015, il cluster è entrato a pieno regime: oggi viene utilizzato da un’ottantina di studiosi tra dottorandi, ricercatori e professori. Ha già contribuito a produrre numerose pubblicazioni scientifiche in vari campi e anche a lavori di tesi degli studenti. Andrea Pietropolli Charmet, ricercatore al Dipartimento di Scienze Molecolari e Nanosistemi, è uno tra i principali utilizzatori del sistema di calcolo: “Grazie al cluster ottengo risultati in tempi accettabili, parliamo comunque di settimane di calcolo, e limito a pochi casi, molto onerosi in termini di potenza di calcolo e risorse, il ricorso ai supercomputer del centro SCAI del Cineca”. Il consorzio interuniversitario Cineca gestisce quattro dei sei supercomputer italiani presenti nella lista dei 500 supercomputer più potenti del mondo. Pietropolli Charmet è un chimico fisico che si occupa di spettroscopia: “Con la spettroscopia infrarossa studio principalmente composti di interesse atmosferico, per i quali determino anche il potenziale impatto sui fenomeni di riscaldamento globale, ed astrofisico. Con il cluster calcolo tutta una serie di parametri che supportano ed integrano l’indagine sperimentale, permettendo così di ottenere una descrizione più completa e accurata dei sistemi che studio”. Al Campus Economico è il gruppo degli econometrici a sfruttare intensamente il sistema di calcolo. “I temi di ricerca che affrontiamo sono quelli legati all’econometria computazionale – ha chiarito Roberto Casarin, professore del Dipartimento di Economia, – utilizziamo il cluster sia per l’analisi delle proprietà di nuovi modelli matematici e nuovi metodi di analisi statistica, sia per le applicazioni di questi modelli e metodi. Il cluster viene utilizzato per analizzare l’informazione contenuta in banche dati di grandi dimensioni ed elaborare indicazioni sullo stato del sistema economico e dei mercati finanziari”.

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