L’autunno sull’Altopiano di Asiago è una stagione perfetta per le passeggiate, le escursioni a piedi, in mountain bike, oppure a cavallo, approfittando dei 700 km di percorsi, con sentieri e mulattiere adatti a tutti, che si snodano attraverso boschi, o si inerpicano verso l’alto, in direzione delle malghe e delle cime. Si può partire la mattina presto, godendo del silenzio della natura, o anche all’ora del tramonto, ammirando i colori e la luce speciale di questa stagione. E’ uno dei migliori comprensori europei dove praticare la mountain bike in un paesaggio bucolico, fatto di pascoli e prati, in cui si inseriscono resti bellici, fortificazioni e trincee. Imperdibile il Giro delle Malghe, 42 km che uniscono al fascino del paesaggio il richiamo alla vita agropastorale. Gli istruttori di mountain bike consigliano inoltre la “città di roccia” del Monte Fior, costituita da curiose formazioni rocciose stratificate. L’Altopiano è luogo perfetto per alzarsi in volo, grazie alle correnti favorevoli e all’assenza di venti e nebbia. Gli appassionati di bungee jumping si ritrovano invece sul ponte Valgadena, tra Foza ed Enego, il più elevato in Italia da dove lanciarsi con una corda elastica: 175 metri di salto. A Roana il Tanzer Park offre lunghe teleferiche, un ponte tibetano di 650 mt. e tanti alberi da scalare. Il corso spumeggiante del Brenta è l’ideale per la canoa, il kayak, l’hydrospeed, l’hot dog. E poi giocare a golf in località Meltar, a soli 5 km dal centro oppure andare a funghi: Asiago è rinomata per questa attività, che unisce il piacere di una passeggiata con quello della caccia al tesoro. La scarsa presenza di luce urbana e l’aria tersa fanno di Asiago il luogo ideale per ammirare il cielo notturno. Ecco perché nel 1942 è stato aperto un importante Osservatorio astrofisico che ospita i maggiori telescopi dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF). Anche in autunno l’Osservatorio, gestito dall’Università e dall’Osservatorio di Padova, è aperto alle visite guidate per interrogarsi sull’universo. Sull’Altopiano di Asiago, una generazione di giovani – tra i quali Ernest Hemingway, Robert Musil, Franz Kafka, Emilio Lussu – ha vissuto esperienze straordinarie: ancora oggi questi luoghi raccontano le loro storie, attraverso sentieri fortificati, gallerie, fortificazioni e trincee (foto boschi ad Asiago). Questo è un periodo dell’anno particolarmente ricco dal punto di vista delle proposte gastronomiche. i ristoratori dell’Altopiano propongono ricette di stagione, con funghi, selvaggina, castagne, patate, il formaggio Asiago, i salumi e lo speck: prodotti genuini che provengono dai dintorni. Per non parlare del miele: qui, gli apicoltori producono quello di tarassaco, dolcemente amarognolo, il millefiori, dal gusto delicato, e il miele di alta montagna, più scuro e intenso. La stagione autunnale – che inizia con la chiusura delle malghe, la transumanza e la Fiera di San Matteo, e si conclude di fatto con la Fiera dei Santi, che si svolge il 2 novembre – è un invito a scoprire il “foliage”, che negli ultimi anni è diventato vera e propria “attività” di osservazione o di fotografia naturalistica. E a partire dal 10 novembre iniziano i Mercatini di Natale, il preludio della stagione invernale quando l’Altopiano si trasforma ancora e si veste di una nuova e affascinante atmosfera. I Giardini di Natale sono un attesissimo “rituale” fatto di luci, colori, atmosfere sospese nel tempo. Quest’anno i mercatini saranno ancora più scenografici, uno spettacolo nello spettacolo: aumentano, di numero e varietà, le casettine di legno, gli chalet degli espositori disposti nei giardini di piazza Carli e nella centralissima piazza II Risorgimento, dove verrà innalzato il grande abete di Natale. Sono numerose le proposte e le idee regalo da scoprire, tra realizzazioni artigianali, addobbi raffinati per la casa, filati biologici, prodotti naturali e tante leccornie. Tra i momenti più attesi, la cerimonia con cui Asiago ogni anno inaugura la stagione invernale, in uno sfavillio di luci e colori: l’accensione del grande albero natalizio, sabato 8 dicembre. (ODM)

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