A Zagabria il 13 marzo un convegno sulle nuove opportunità di sviluppo offerte dalla Macroregione adriatico ionica, sulla cooperazione e sul ruolo delle Camere di commercio. Nella capitale della Croazia sarà presente anche Fabio Pigliapoco, segretario generale dell’Iniziativa Adriatico Ionica. L’evento è della Camera dell’economia croata, presieduta da Luka Burilović. Ai lavori, come informano gli organizzatori, saranno presentati i recenti sviluppi della Strategia Eusair per individuare nuove possibili collaborazioni, realizzare progetti congiunti e in più in generale a fare un miglior uso di tutte le opportunità che scaturiranno dalla Mrai. Un progetto divenuto realtà grazie anche all’azione del Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio, che è stato uno dei facilitatori del percorso verso la Macroregione partecipando alla consultazione pubblica promossa a livello europeo sulla Strategia Eusair. Oltre alle Camere già socie, il Forum ha recentemente registrato l’ingresso dell’Unioncamere nazionale e da quest’anno della Camera croata. “L’iniziativa del 13 marzo – ha messo in evidenza il segretario generale del Forum Michele De Vita – sancisce con forza il comune intento dell’Unioncamere croata e italiana di collaborare insieme anche nell’ambito del Forum Aic, a riprova della strategicità e dell’importanza acquisita da questo nostro network come sintesi degli interessi delle nostre imprese in questo nuovo contesto geo-politico che vede l’Europa trasformarsi da un continente di Stati a una realtà complessa di Macroregioni”. Secondo il presidente Rodolfo Giampieri  “il Forum è stato in grado di operare in un’ottica macroregionale prima ancora che di questo concetto si cominciasse a parlare ed è la riprova di come molto spesso sia l’economia ad anticipare e orientare la politica. Di questo siamo ancora oggi fieri e su questo principio vogliamo da guardare al futuro con impegno e applicazione affrontando nuove sfide”. I dati evidenziano l’importanza di questo contesto: un interscambio tra gli otto Paesi (per l’Italia solo le regioni della fascia Adriatico-Ionica ) di poco inferiore a 27 miliardi di euro e oltre 3 milioni di imprese, con una prevalenza di piccole, medie e micro imprese, testimonianza dell’omogeneità della cultura imprenditoriale di quest’area.

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