VENEZIA 17.10.2020 REGATA VENICE HOSPITALITY CHALLENGE foto Matteo Bertolin

La settima edizione della Venice Hospitality Challenge ha visto salire sul podio Portopiccolo Prosecco – Hilton Molino Stucky, timonata da Claudio Demartis, grazie a una netta vittoria Overall e in Classe 1. Secondo al traguardo a meno di cinque minuti Pendragon Lightbay Sailing Team – Bauer Palazzo, con lo skipper Carlo Alberini e terzo, a poco più di due minuti, Anywave – Belmond Hotel Cipriani, protagonista di un grande recupero con al timone Alberto Leghissa e Mauro Pelaschier tattico. La regata, che ha segnato un nuovo record di imbarcazioni con quindici Maxi Yacht in gara, si è svolta su un percorso ridotto a causa del vento debole di circa 5-6 nodi. Dopo una prima parte della regata con vento leggerissimo Portopiccolo Prosecco Doc – Hilton Molino Stucky ha saputo approfittare di un refolo per prendere velocità conquistando la prima posizione che non ha più lasciato fino al traguardo del Marina Santelena. Il Comitato di Regata era composto da Alfredo Ricci, Giudice e Umpire internazionale coadiuvato da Emilia Barbieri e dal Giudice Nazionale Gianfranco Frizzarin. Questa edizione ha voluto evidenziare il forte impegno verso la sostenibilità e l’attenzione verso il mare. L’amministrazione comunale di Venezia, la Venice Hospitality Challenge, lo Yacht Club Venezia e gli hôtel partecipanti hanno agito in conformità alla Charta Smeralda, firmata nel 2018, protocollo etico di One Ocean Foundation volto alla diffusione a livello internazionale della consapevolezza sui temi ambientali inerenti l’ecosistema marino. Sostenibilità significa anche zero emission e questa regata ha visto posizionata davanti alle rive di San Marco, con funzioni di boa a segnare il percorso della gara, il prototipo di vettura GFG Style Vision 2030, un hypersuv 4×4 full electric, disegnato da Fabrizio e Giorgetto Giugiaro. La manifestazione si è svolta nel rispetto delle normative vigenti e la sicurezza degli equipaggi è stata garantita dalle mascherine di Energia Pura, certificate e completamente riciclabili, realizzate con materiali ricavati dalle reti da pesca e scarti in PET. (press Sandro Bagno; ph Federica Repetto/Matteo Bertolin).

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