Protocollo d’intesa per realizzare interventi diffusi a tutela del patrimonio edilizio e urbano della città lagunare. La presentazione è stata fatta a cà Farsetti. “Ripristinare il decoro e con esso la legalità, contrastando il degrado urbano attraverso il lavoro congiunto delle istituzioni, associazioni, società civile, volontari, categorie economiche, in grado di rimettere al primo posto l’interesse pubblico della salvaguardia di Venezia”. Lo ha detto il sub-commissario prefettizio, con delega ai Lavori Pubblici, Natalino Manno, in un incontro con i media in cui è stato illustrato il testo del Protocollo. Firmatari la soprintendente per i Beni Architettonici, Emanuela Carpani, il presidente dell’Ance Venezia (associazione nazionale costruttori edili), Ugo Cavallin, il vice presidente dell’associazione Masegni & Nizioleti, Alberto Alberti. Presenti il dirigente della Direzione Sportello unico edilizia, Maurizio Dorigo, Flavio Gastaldi della Polizia Municipale, il dirigente della Direzione Commercio e Attività produttive, Alessandro Martinini.
Due i tipi di intervento che a breve saranno avviati a favore del decoro cittadino. Il primo, di contrasto al vandalismo grafico, interesserà corte del Milion, campiello de la Cason, campo Santa Margherita e le vicine sedi universitarie, calle del Parucheta, campo Santa Marina, Ognissanti. In questo caso i volontari dell’associazione Masegni & Nizioleti, a cui potrà aggiungersi chiunque lo desideri, frequenteranno dei cantieri-scuola organizzati da Ance per operare sotto la direzione di Comune e Soprintendenza, per pulire  muri e manufatti imbrattati da scritte e graffiti. Dal prossimo anno scolastico, poi, saranno promossi dei percorsi formativi, rivolti agli studenti delle medie inferiori e superiori del territorio, in accordo con l’Ufficio scolastico provinciale, per diffondere la cultura del decoro, della legalità e del rispetto degli spazi comuni. Altra iniziativa funzionale alla salvaguardia di Venezia è quella che riguarda l’utilizzo commerciale del suolo pubblico e delle modalità espositive degli esercizi commerciali. Si partirà dal campo di San Geremia per ripristinare l’identità architettonica di questo spazio, rendendo immediatamente visibili le sue straordinarie ‘quinte’ rappresentate da palazzo Labia e dalla chiesa di Santa Lucia e nel contempo definire anche le linee guide di un Piano che ripristini le condizioni di decoro, unificando elementi comuni come le vetrine, tende, insegne, pubblicità, cartellonistica, arredi, fonti di luce, serramenti, e riconfigurandoli per rispondere ad un progetto di “armonia della città”. Intanto, a partire dal 28 maggio, il Comune sanzionerà chi appenderà su porte o stipiti la merce: “bisogna  recuperare una cultura civica a cui ognuno deve uniformare i propri comportamenti”. Per coloro che chiederanno di collaborare in questa operazione “decoro Venezia” sono stati previsti corsi di formazione gratuiti e di questa attività saranno informati anche gli studenti.

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