Il Ponte dell’Immacolata può essere dedicato, nelle giornate dell’8 e sabato 9 dicembre, ad un nuovo appuntamento con la mongolfiera in Friuli Venezia Giulia. I voli, organizzati da Visitait.it – Sport & Adventure Booking di Buttrio (Udine), si svolgono come da tradizione nei due momenti più romantici della giornata:  l’alba (con partenza da Primulacco) e il tramonto (con partenza da Palmanova). Le prime settimane di dicembre sono il periodo ideale per i voli: l’aria è frizzante ma all’interno della cesta i partecipanti sono riscaldati dal tepore proveniente dal bruciatore che fa volare alta la mongolfiera, il cielo è incredibilmente limpido e dona uno spettacolo grandioso dalle montagne innevate fino al mare in una panoramica a 360° sul Friuli Venezia Giulia. Parla il pilota della mongolfiera Paolo Barbieri, 32 anni, con oltre 4 mila ore di volo:La sensazione del volo in mongolfiera, è libertà, spazio, ti senti appeso a un pallone libero all’aria aperta, ti lasci trasportare dal vento. Quando vado ai raduni che vengono organizzati in tutto il mondo, rimango sempre affascinato: vederne 50-100-200 tutte assieme è uno spettacolo unico; dipingono il cielo. La mongolfiera è una “forma” che ci incanta fin da piccoli. Un volo molto dolce, non fa rumore, quando la si guarda volare sembra quasi immobile. La mongolfiera è un mezzo decisamente sicuro. Nel 99% dei casi, gli incidenti nascono da un errore umano di valutazione come in tante altre cose. Tecnicamente è molto sicura perchè ha una struttura molto semplice, ha pochissime parti che si possono “rompere”. Faccio un esempio: anni fa, sono riusciti addirittura ad attraversare l’Everest senza un attacco di cavi involucro-cesta ed è andato tutto benissimo. Bisogna considerare inoltre i momenti in cui si vola. Normalmente ci sono due momenti della giornata in cui l’aria è più stabile: l’alba e l’avvicinarsi del tramonto. La mongolfiera è un mezzo poco navigabile e, se la inseriamo in una condizione di instabilità, anche il volo diventa imprevedibile”. Barbieri ha voluto ricordare per coloro che si accingono, per la prima volta, a salire in mongolfiera, che essa sfrutta un semplice fenomeno della fisica: il Principio di Archimede. Il pallone è un contenitore di aria calda che viene scaldato da chi lo manovra utilizzando un bruciatore alimentato a propano. Lo stesso bruciatore si usa anche per rallentare la discesa, dosando con una forza diversa la quantità di aria calda che entra nel pallone: è un po’ come l’acceleratore di un’automobile. Il volo è un volo a vista, la quota massima consentita è 19.000 piedi (circa 6.000 metri), e comunque questo dato dipende dalle regole dell’area in cui si vola. Le mongolfiere più grandi trasportano al massimo 30 passeggeri e hanno involucri di massimo 21.000m3 (40m di altezza e 40m di diametro); la mongolfiera REMAX (foto) con si compiono i voli normalmente è 7000m3, che equivalgono a 25 appartamenti da 100m2. Il Friuli è una regione molto verde, circondata da una catena di montagne che la abbraccia e protegge. Alcune mattine a ciel sereno, partendo da Povoletto, racconta ancora il pilota, siamo riusciti a vedere anche il mare. Alpi, pianura, mare in un unico panorama…tutto, straordinariamente, molto bello. E poi dall’alto si vedono bene anche i fiumi che hanno un’acqua incredibilmente limpida. Info e costi: visitait.it

 

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