Gli “alloggi galleggianti” e le “palafitte” sono state riconsosciute in Veneto strutture ricettive, però da non più di 8 posti. Gli “alloggi galleggianti” debbono essere saldamente assicurati in modo permanente alla riva o all’alveo di fiumi e canali mentre le “palafitte” sono alloggi collocati stabilmente su superfici acquee. Entrambi propongono soggiorni al di fuori di contesti urbanizzati, in strutture confortevoli, prevalentemente localizzate in ambienti di grande pregio naturale: saranno i Comuni a individuare, tenendo conto dei vincoli e delle norme di tutela esistenti, gli ambiti fluviali, lacuali o rivieraschi che meglio si prestano alla loro realizzazione. Per quanto riguarda le “palafitte”, si tratta di un modello di abitazione risalente alla storia più antica del Veneto, come ha attestato anche l’Unesco, che ha individuato nei Comuni di Peschiera sul Garda, Cerea ed Arquà Petrarca, tre dei centoundici Siti Palafitticoli dell’Arco Alpino, entrati a far parte della Lista del Patrimonio Mondiale. “Lo avevamo annunciato che dopo le case sugli alberi e le botti, avremmo provveduto a disciplinare ulteriori forme di ospitalità nei nostri territori – ha detto l’assessore al turismo del Veneto, Federico Caner –, arricchendo la varietà della nostra offerta con proposte originali, innovative, capaci di rispondere alla crescente domanda di turismo emozionale ed esperienziale, di chi cerca una vacanza, un viaggio che oltre all’evasione, allo svago, alla scoperta, offra un soggiorno unico e memorabile, fuori dagli standard abituali, insolito e suggestivo. Queste particolari forme di fruizione turistica del patrimonio territoriale e ambientale rappresentano un arricchimento della nostra offerta, e confermano il primato nazionale del Veneto per quanto concerne il turismo, non solo dal punto di vista dei numeri, ma anche in termini di capacità innovativa e di creatività. Vogliamo accrescere ulteriormente la competitività dei nostri prodotti turistici e consentire a chi visita il Veneto di vivere un’esperienza autentica e coinvolgente, che permetta di conoscere interamente l’essenza, le tradizioni, la cultura, la storia, dei nostri territori”. (Nella foto d’arch: palafitte a Ledro).

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