Ha colto nel segno l’immagine della Riviera Friulana a Tarvisio (Udine), e tra i partecipanti al 12/mo Campionato Italiano Interautostradale di Sci Alpino, conclusosi sulle nevi del Tarvisiano. È infatti stata apprezzata l’idea rivierasca trasmessa dalla Carta del Gusto. Come sono stati apprezzati gli abbinamenti dei vini rivieraschi con il menù, improntato alla cucina tipica della montagna friulana, che lo chef dell’Hotel 4 stelle Il Cervo ha saputo proporre agli sportivi, ma nel contempo dirigenti delle società concessionarie autostradali di tutta Italia e appassionati del gusto. Hotel, che si è rivelato una location ideale per ospitarw anche la parte logistica della competizione. Presenti all’evento, tra gli altri, il Presidente di Autovie Venete, Emilio Terpin, che ha anche gareggiato, e il Sindaco di Tarvisio, Renato Carlantoni, sono state presentate agli ospiti le attrattive dell’intero Friuli Venezia Giulia, con la collaborazione di Turismo FVG. Nell’occasione sono state poste le basi per un gemellaggio che vedrà abbinato il Tarvisiano con la Riviera Friulana. Sarà occasione, com’è stato rilevato dal titolare dell’Hotel Il Cervo, Vito Anselmi, che è stato Sindaco di Tarvisio per due mandati, per proporre ai turisti della stagione invernale le attrattive rivierasche estive. Ai frequentatori della Riviera Friulana nella bella stagione le potenzialità della montagna friulana, e in particolare del Tarvisiano. Offrendo un’immagine integrata delle potenzialità turistiche dell’intero Friuli Venezia Giulia. Nel corso del 12.Campionato Italiano Interautostradale di sci alpino, le centinaia di partecipanti, tra agonisti e accompagnatori, hanno potuto conoscere le attrattive del territorio, condotti in escursioni con le ‘ciaspole’ tra i laghi di Fusine, e coinvolti alla guida delle slitte trainate dai cani della scuola internazionale di mushing-sleddog, di Ararad katcikjan. Per la serata di gala sono stati degustati vini delle aziende: Bortolusso Cav. Emiro di Carlino (UD), Cà Bolani, di Strassoldo di Cervignano (UD), e Fattoria Clementin, di Terzo di Aquileia (UD), delle DOC Friuli Annia e Friuli Aquileia. Il menù predisposto dallo chef, di origini laziali, che ha saputo interpretare con equilibrio e qualità l’abbinamento con i vini rivieraschi, prevedeva: Entré di trota di lago marinata agli agrumi su valeriana fresca, mele, kren; spezzato di agnello su polentina al saraceno e pecorino friulano, con il Friulano. Orzotto morbido al guanciale speziato, radicchio di Castelfranco e fagioli cannellini; strigoli freschi in salmì di cinghiale alle pere e riduzione ai lamponi, con la Malvasia. Petto d’anatra brasato al San Daniele e aromatizzato al cognac e mandarino e rostì di patate croccante, con il Refosco. Tortino alla ricotta di capra con canditi e pinoli caramellati e glassa al cioccolato, con il Verduzzo. (c.m.)

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