L’accertamento delle responsabilità per danno erariale connesse ai reati di corruzione individuati è stato fatto dalla Procura regionale della Corte dei Conti in relazione ai fondi neri creati dal Consorzio Venezia Nuova (e dal suo presidente Giovanni Mazzacurati) per dare continuità all’opera idraulica del Mose (il sistema di dighe mobili per attenuare l’acqua alta a Venezia, i cui lavori sono ancora in corso. Secondo le previsioni il Mose farà finito nel 2019). Le indagini della GdF hanno consentito complessivamente di segnalare alla Procura della Corte dei Conti 8 soggetti responsabili di danni erariali per 37,6 milioni di euro, di cui 4 già condannati in primo grado dalla magistratura contabile. Secondo quanto si è appreso, il Presidente della Sezione Giurisdizionale per il Veneto della Corte dei Conti – accogliendo in toto la proposta della Procura Regionale – ha emesso decreto di sequestro conservativo per un valore complessivo di oltre 22 milioni di euro nei confronti dell’allora presidente del CVN ing. Giovanni Mazzacurati e di altro funzionario pubblico. Infatti, per 450 mila euro ha interessato l’ex dirigente della Regione Veneto, Giovanni Artico, poi assolto nel procedimento penale. Il contradditorio è previsto per il 22 novembre. Per quella data la Procura contabile potrà passerà al pignoramento qualora accettata il computo del danno erariale.

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