La storia di come il primo pallone da rugby sia arrivato a Rovigo è misteriosa, coinvolgente e bella. Tutto inizia da un Alumno Unipd, Davide Lanzoni detto “Dino”, che mentre si trovava a Padova per prepararsi a diventare medico, si era appassionato ad uno sport importato da alcuni studenti inglesi, fatto di contatto fisico ed una palla che rimbalzava in modo anomalo. Questo sport era il rugby e “Dino” se ne era talmente innamorato da volerlo insegnare a più gente possibile. Il pallone ovale nascosto sotto la giacca e un viaggio in treno che avrebbe cambiato per sempre la storia sportiva di una città, merito proprio di Dino e della sua passione. Da questa immagine parte il racconto del film “Dino”, realizzato da Alberto Gambato, Ivan Malfatto (giornalista de Il Gazzettino) e Sarah Lanzoni, che illustra la biografia del pioniere di uno degli sport più amati in Veneto. “Dino ha proprio portato fisicamente il rugby a Rovigo – ha detto il regista Alberto Gambato ai microfoni di RadioBue dell’ateneo di Padova –. Lui è arrivato in treno con questo pallone un po’ malandato dentro questa sporta (busta in dialetto veneto ndr). Studiava medicina a Padova e aveva conosciuto il rugby perché degli studenti inglesi, dopo la prima guerra mondiale, l’avevano portato nella città del Santo. Dino lo praticava, era numero 8 nella squadra del GUF (Giovani Universitari Fascisti) e grazie a questa cosa aveva conosciuto le regole. Stiamo parlando del 22 marzo 1935, è questa la data in cui arriva il primo pallone”.

Lascia un commento